venerdì 5 marzo 2021
La previsione è sotto le attese degli analisti, che si aspettavano un +8%. A livello di Pil pro-capite il Dragone è 73esimo al mondo.
Addetti alla sicurezza davanti al palazzo che ospita il Congresso nazionale del popolo cinese

Addetti alla sicurezza davanti al palazzo che ospita il Congresso nazionale del popolo cinese - Epa-Ansa

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Il governo cinese prevede una crescita del Prodotto interno lordo del 6% per quest’anno. Lo ha scritto il premier Li Keqiang nel rapporto consegnato per l’apertura del Congresso nazionale del popolo. L’indicazione del governo è significativamente peggiore delle aspettative della maggior parte degli analisti: la media degli economisti consultati dall’agenzia giapponese Nikkei indicava un +8,2% per il Pil cinese nel 2021.

«Un obiettivo del 6% ci permetterà di impiegare tutta la nostra energia nella promozione di riforme, innovazione e sviluppo di alta qualità» ha detto Keqiang, secondo quanto riportato dal Global Times, giornale in inglese controllato dallo Stato cinese.

La Cina, da cui è partita la pandemia del coronavirus, è stata l’unica grande economia a crescere anche nel 2020, con un +2,3% del Pil. L’anno scorso il governo aveva preferito non fare previsioni sulla crescita per l’anno successivo.

Il Pil cinese secondo le stime del Fondo monetario internazionale ha chiuso l’anno passato a 14.861 miliardi di dollari ed è il secondo più grande al mondo, dopo quello degli Stati Uniti. A livello di Pil per abitante, invece, la Cina resta molto indietro: con 17.206 dollari a testa nel 2020 è 73esima al mondo, dietro alla Guyana e davanti al Turkmenistan. Il Pil pro capite dell’Italia, 31esima, e di 40.033 dollari.


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