sabato 1 marzo 2014
Tra le Università al primo posto per squadre iscritte la Bocconi di Milano (96), seguita da Tor Vergata di Roma (69) e Catania (51). Su base regionale si conferma prima la Lombardia con 221 squadre iscritte seguita da Lazio con 102, Veneto con 75 e Sicilia con 64.
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Si sono appena concluse le iscrizioni della prima edizione italiana di Business Talents, la competizione che si rivolge a studenti e neolaureati che provengono da Università, Business School e ITS (istituti tecnici superiori) di tutto il territorio italiano. Il talent, iniziato il 24 febbraio, si basa sull’utilizzo di un simulatore d’impresa che con assoluto realismo consente di fare pratica prendendo ogni tipo di decisione all’interno di un’azienda riprodotta virtualmente. I dati delle adesioni sono sorprendenti: ben 2.272 giovani coinvolti, suddivisi in 655 squadre composte da 3 o 4 persone. La voglia di mettersi in gioco e alla prova è molta, ma la gara non sazierà solamente il desiderio di sana competizione, permetterà anche e soprattutto di applicare nella pratica ciò che si studia sotto forma teorica a lezione, nonché di acquisire maggiori elementi per decidere cosa fare nel proprio futuro e sviluppare le competenze che ogni giovane possiede dentro di sé. I partecipanti matureranno le medesime esperienze che caratterizzano la gestione d’impresa. Com’è possibile? Attraverso l’utilizzo di un simulatore di gestione studiato e realizzato dalla società spagnola Praxis MMT, un sofisticato software in grado di replicare le caratteristiche di un mercato, il relativo comportamento e la performance delle imprese concorrenti che vi prendono parte. I ragazzi si dovranno quindi calare a pieno nel ruolo di responsabili d’impresa analizzando, programmando e controllando le variabili che si troveranno davanti. Nel gestire la propria azienda virtuale, i partecipanti ripercorreranno il ciclo di apprendimento pratico (riflessione – azione – valutazione) proprio come avviene nella realtà.La gara è iniziata il 24 febbraio: ogni squadra che rappresenta un'impresa virtuale viene assegnata a una simulazione specifica in cui gareggerà direttamente con altre 4 squadre. La competizione seguirà quattro fasi (dagli ottavi di finale alla finale nazionale) e ogni fase si articola a sua volta in tre anni di esercizio virtuale. Le prime tre fasi si svolgono online. I team riceveranno un punteggio per ogni esercizio/anno e il punteggio andrà sempre incrementando, senza azzerarsi all’inizio di ogni nuova fase. La finale nazionale si svolgerà il 31 maggio in un luogo che sarà comunicato a competizione avviata e ad essa potranno accedere le 75 squadre che avranno ottenuto il miglior punteggio. Il Gruppo Unipol, confermando ancora una volta il profondo impegno e l’importante attenzione nei confronti delle generazioni future, ha aderito con convinzione a questa iniziativa, e i risultati delle adesioni danno ragione. Per il Gruppo essere attenti al futuro delle nuove generazioni vuol dire essere attivi nel sostenere progetti che concretamente guardano al miglioramento della sostenibilità delle generazioni future, come appunto il “Business Talents”. Infatti ha scelto di essere Main Partner dell’iniziativa e di mettere in palio un’interessante opportunità di stage retribuito presso una delle Compagnie del Gruppo. Ma i vantaggi per chi si distinguerà durante il percorso non sono finiti qui: verranno consegnati dei diplomi a tutti i finalisti, sono previsti premi in denaro per le squadre vincitrici di ciascuna delle 15 simulazioni della finale e, inoltre, dei premi speciali aspettano le migliori cinque squadre.Gli istituti coinvolti sono  ben 80 e sono sparsi per 17 regioni italiane. L’Università Commerciale Bocconi di Milano risulta essere quella con maggior voglia di imprenditorialità con le sue 96 squadre registrate. Segue l’Università degli Studi Roma Tor Vergata che conta 69 team, al terzo posto si piazza l’Università degli Studi di Catania con 51 gruppi, subito tallonata dall’Università degli Studi di Verona con 43. Buona partecipazione anche dall’Università degli Studi di Brescia (35 formazioni), la Cattolica del Sacro Cuore di Milano (32), l’Università degli Studi di Bologna (28), mentre la Cà Foscari di Venezia e l’università degli Studi di Pavia portano entrambe 24 equipe. Si fanno notare anche l’Università degli Studi del Salento e quella della Calabria con rispettivamente 20 e 18 squadre. Superano l’ordine della decina anche l’Università degli Studi Milano–Bicocca, il Politecnico di Torino e l’Università degli studi di Siena con, a loro volta, 17, 16 e 12 gruppi.Ulteriori informazioni sono reperibili nel sito dedicato: http://www.businesstalents.com/it/ e alla pagina Facebook: https://www.facebook.com/BusinessTalentsIT.
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