sabato 18 febbraio 2017
Tra il 2014 e il 2015 sono aumentati del 53%, ma l'occupazione giovanile non ne ha beneficiato. Lunedì 20 febbraio la Giornata mondiale dello sciopero dei tirocinanti
«Tirocini, rivedere la strategia»
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Negli ultimi anni nel nostro Paese il numero dei tirocini «è aumentato esponenzialmente, una crescita di cui, però, l`occupazione giovanile non ha beneficiato in alcun modo. Da opportunità formativa troppo spesso i tirocini si sono trasformati in sfruttamento vero e proprio, per questo chiediamo, ancora una volta, norme certe ed esigibili e un sistema di monitoraggio e controllo capillare». Così la Cgil alla vigilia della Giornata mondiale dello sciopero dei tirocinanti di lunedì 20 febbraio, promossa dalla Coalizione Globale dei Tirocinanti.

Per la Cgil «è necessario rivedere la strategia complessiva di questo strumento. Sono passati tre anni dall'accordo in Conferenza Stato-Regioni che recepiva le Linee guida Fornero in materia di Tirocini (Legge 92/2012) ed esplicitava in modo chiaro l'obiettivo di qualificare il tirocinio e limitare i frequenti abusi, quest`ultimo, purtroppo, non è stato raggiunto». Intanto, con l`introduzione in Italia di Garanzia giovani sono stati destinati quasi 500 milioni di euro alla misura e i tirocini extracurriculari hanno registrato un`impennata: tra il 2014 e il 2015 - si sottolinea nella nota - sono aumentati del 53%, passando da 250mila a 350mila. Boom soprattutto nel Mezzogiorno, 51mila nella sola Sicilia, e nel settore dei servizi, con 193mila attivazioni, il 55,5% del totale.

"L`occupazione giovanile, però, non ha beneficiato in alcun modo
dell'utilizzo massiccio di questo strumento", denuncia la Cgil.
"In occasione di questa giornata di mobilitazione torniamo a
chiedere l`immediata apertura di un tavolo con il Governo per
ridiscutere le normative in vigore e la strategia complessiva di
Garanzia Giovani. Tutto ciò non basta: occorre invertire
bruscamente la rotta degli ultimi vent`anni in materia di mercato
del lavoro. Per questo - conclude la Cgil - chiediamo al
Parlamento di discutere urgentemente la nostra legge di
iniziativa popolare, la Carta dei diritti universali del lavoro,
sostenuta dai due referendum per l`abrogazione dei voucher e il
ripristino della responsabilità solidale negli appalti".

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