mercoledì 8 agosto 2012
​La crisi economica non fa sconti: in 10 anni, sottolinea uno studio della Cgia di Mestre, la capacità di spesa non è cresciuta. A soffrire di più sono le famiglie numerose con minori a carico.
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​La crisi soffoca i redditi delle famiglie. Uno studio della Cgia di Mestre lo sottolinea: tra il 2001 e il 2011 il loro potere d'acquisto è perfino calato (-0,5%). Una retromarcia di 10 anni, quella della capacità di spesa, accompagnata da una riduzione dei risparmi del 16,5% e un aumento dei prezzi del 24%. "A subire maggiormente i contraccolpi della crisi -  spiega Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia di Mestre - sono state le famiglie numerose con minori a carico, quelle monoreddito e quelle che purtroppo hanno subito la perdita del posto di lavoro di almeno un componente". Scricchiola il sistema Italia. E affondano artigiani e piccoli commercianti, tra i più penalizzati dalla riduzione dei consumi: "Se le famiglie continueranno a spendere con il contagocce - riprende Bortolussi - per queste attività economiche l'uscita dalla crisi è destinata ad allontanarsi". L'indagine della Cgia si concentra poi sul quadriennio 2008-2011. La musica non cambia: la spesa delle famiglie è aumentata del 4%, i risparmi sono crollati del 26,4%. Stabile il reddito (+0,3%), ma è il potere d'acquisto a scivolare del 3,7%. A crescere - e di parecchio - sono i salti mortali che le famiglie devono affrontare, davanti a una crisi che non fa sconti.

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