giovedì 17 ottobre 2019
Il terzo trimestre 2019 ha registrato investimenti per circa 2,2 miliardi di euro, in crescita del 20% circa rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno
Un impatto di oltre 780mila occupati
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L’andamento del mercato degli investimenti immobiliari e le trasformazioni in atto dell’industria dei poli commerciali in Italia e in Europa sono stati al centro del convegno Centri commerciali e investitori organizzato da Cncc (Consiglio nazionale dei centri commerciali). Un appuntamento importante per fare il punto della situazione sull’appeal del prodotto retail sugli investitori, sulle sue performance, sul panorama europeo ma soprattutto, con l’aiuto dei protagonisti del settore, per avere una visione attuale e prospettica dei trend del retail real estate. L’obiettivo è stato quello di stimolare una lettura dei cambiamenti in atto in questa fase di transizione, caratterizzata dalle sfide dettate da nuove modalità di consumo e dalle tecnologie digitali.

Durante l’apertura dei lavori, Roberto Zoia, presidente della Ccommissione Sviluppo e Investimenti Real Estate Cncc e direttore Sviluppo, Patrimonio e Gestione Rete Igd Siiq, ha voluto sottolineare come il «comparto retail resti un segmento di riferimento del mercato immobiliare».

Nella sessione Investimenti in immobili non residenziali in Italia Cristiana Zanzottera, Head of Research Bnp Paribas Real Estate ha evidenziato come «il terzo trimestre 2019 abbia registrato investimenti per circa 2,2 miliardi di euro, in crescita del 20% circa rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno e rispetto alla media dei Q3 degli ultimi cinque anni. Il risultato di quest’ultimo trimestre è stato ottenuto grazie alla chiusura di circa 50 operazioni. Il 2019 si conferma quindi un ottimo anno totalizzando nei primi nove mesi il livello di circa 7,2 miliardi di euro di investimenti: +40% circa rispetto allo stesso periodo del 2018 e +5% circa rispetto ai primi nove mesi del 2017, che è stato l’anno record in assoluto per il settore immobiliare commerciale in Italia».

In occasione del suo intervento Luca Dondi, amministratore delegato di Nomisma, ha fatto notare come l’Industry dei Poli Commerciali attivi «valore lungo il sistema economico nazionale per quasi 140 miliardi di euro, con un impatto che supera i 780mila occupati». I centri commerciali – senza perdere la loro funzione core, ossia quella degli acquisti (effettuati dal 86% dei regular user) si configurano sempre più come social hub, luoghi di aggregazione e socializzazione in cui trascorrere il tempo libero e fruire di servizi accessori. Per l’83% dei regular user, infatti, il centro commerciale diviene un luogo in cui trascorrere il tempo libero guardando vetrine e curiosando tra le offerte, il 38% in un Centro Commerciale usufruisce anche delle proposte enogastronomiche presenti nella galleria.

Nella sessione Percezione dei centri commerciali: un confronto con alcune asset class emergenti Savino Natalicchio, managing director, Special Divisions Duff&Phelps Reag, Retail Professional Group Rics Italia ha presentato uno studio dove si percepisce «come il settore retail sia ancora resiliente e interessante per gli investitori».

Il tema Situazione del mercato retail in Italia vs altre Aasset class è stato affrontato durante la Tavola Rotonda alla quale sono intervenuti esponenti di società di consulenza immobiliare che hanno approfondito le dinamiche dei diversi comparti del settore immobiliare e delle possibili sinergie con altre asset class quali la logistica. A chiusura dei lavori, il presidente del Cncc Massimo Moretti ha così commentato: «Questo convegno è ormai diventato un appuntamento irrinunciabile per chi voglia avere una panoramica completa del capital market dei centri commerciali. Ancor più importante oggi, quando una certa disinformazione riguarda il nostro settore a livello internazionale. Chiediamo a tutti i player interessati una maggiore attenzione sui dati reali del nostro settore, in Europa e in particolare in Italia: rimaniamo, nei dati reali, una asset class di assoluto interesse per gli investitori».

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