venerdì 25 settembre 2020
Investimenti fino a due miliardi di euro in un settore che rappresenta il 13% del Pil e il 15% dell'occupazione
L'intervento del ministro Dario Franceschini

L'intervento del ministro Dario Franceschini - Cdp

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Fino a due miliardi di euro di investimenti nel settore turistico. Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) rafforza il suo impegno per il turismo, che rappresenta il 13% del Pil e il 15% dell’occupazione. Su proposta dell’amministratore delegato Fabrizio Palermo, il Consiglio di amministrazione di Cdp approva la nascita del Fondo nazionale del turismo (Fnt). Anche il ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo (Mibact) dà il suo contributo, attraverso un fondo istituito con il decreto Rilancio, fino a 150 milioni di euro.

«Grazie a Cassa Depositi e Prestiti – spiega il ministro Dario Franceschini - nasce oggi un potente strumento per sostenere lo sviluppo del settore turistico, uno degli assi portanti dell’economia nazionale al quale i governo ha riservato attenzione sin dal principio dell’emergenza Covid. Parte importante di questo settore è il tessuto imprenditoriale dell’ospitalità italiana, un comparto ricco ed eterogeneo. Molte sono le realtà a conduzione familiare così come le piccole catene alberghiere che costituiscono una delle caratteristiche originali del turismo nel nostro Paese, dove il viaggiatore si sente autenticamente accolto. Si tratta di un patrimonio messo a rischio dalla emergenza pandemica, le cui conseguenze hanno colpito in particolar modo un settore strategico dell’economia nazionale quale è il turismo. Per difendere questo vero e proprio bene, il decreto Rilancio ha stanziato risorse importanti per prevenire il depauperamento dell’ospitalità alberghiera italiana, evitando acquisizioni che ne compromettano il carattere identitario. Risorse che presto saranno disponibili nel contesto del Fondo nazionale del turismo».

Il Fnt si inserisce nella più ampia strategia di Cdp a supporto del settore, articolata su quattro pilastri: formazione, innovazione, consolidamento dei gestori e valorizzazione degli asset immobiliari. Nel corso degli ultimi anni Cdp ha già acquisito sette strutture ricettive per un investimento complessivo di 160 milioni di euro. Il Gruppo è già azionista di Th Resorts e Rocco Forte Hotels e ha contribuito in maniera decisiva alla loro crescita nel corso degli ultimi anni, portandoli oggi a un livello di oltre 13mila occupati diretti e indiretti, con importanti interventi nel Sud Italia.

«Il turismo rappresenta uno dei settori chiave per il Paese da un punto di vista economico e occupazionale – sottolinea l’ad Palermo -. Il momento di forte difficoltà che sta vivendo può, tuttavia, rappresentare un’opportunità per accelerarne la transizione verso un’offerta più professionale, competitiva e innovativa. La nascita del Fondo nazionale del turismo rafforza ulteriormente la già consolidata capacità di intervento del Gruppo Cdp nel settore, favorendo la riqualificazione dei gioielli dell’ospitalità italiana e contribuendo così all’evoluzione del business model delle imprese turistico-alberghiere. Il lancio del Fondo è parte della strategia organica del Gruppo Cdp per il turismo, basata su importanti iniziative nella formazione, innovazione, valorizzazione degli asset immobiliari e promozione del consolidamento dei gestori alberghieri, in linea con il Piano Industriale 2019-2021».

Il Fnt nasce per concedere agli attuali proprietari un diritto di riacquisto da esercitare in un arco di tempo congruo rispetto alle stime di ripresa del mercato ricettivo internazionale. Ove possibile, inoltre, promuove il reinvestimento dei proventi della vendita nell’attività di gestione, sostenendo l’occupazione e il miglioramento degli standard qualitativi delle catene alberghiere del Paese.

«Con la creazione del Fondo nazionale del turismo – conclude il presidente di Cdp Giovanni Gorno Tempini - Cassa Depositi e Prestiti rafforza il suo ruolo a tutela del patrimonio turistico e culturale nazionale, puntando sull’eccellenza della tradizione italiana dell’ospitalità. Si tratta di un impegno di lungo periodo, - in linea con la propria natura di investitore paziente per la crescita sostenibile del Paese - che mette a disposizione la propria esperienza e capacità di fare sistema e sostenere lo sviluppo dei territori e la competitività del sistema ricettivo italiano. Il turismo è uno dei settori trainanti della nostra economia, coerentemente con la storia del Paese. Di conseguenza, investire sul turismo è una scommessa per il futuro dell’Italia».

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