lunedì 1 giugno 2020
Dopo la lettera arrivata dall'Ivass, il Cda si riunisce: la strategia sarà presentata entro luglio. Il titolo sconta l'aumento di capitale in arrivo e perde il 15%
La torre di Cattolica Assicurazioni in via Enrico Fermi, a Verona

La torre di Cattolica Assicurazioni in via Enrico Fermi, a Verona - Cattolica Assicurazioni

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Entro la fine di luglio Cattolica Assicurazioni presenterà un piano di rafforzamento del capitale, come richiesto dall’Ivass, l’autorità di vigilanza sul settore delle assicurazioni. Il consiglio di amministrazione della compagnia veronese si è riunito domenica per discutere della lettera ricevuta dall’Ivass mercoledì scorso.

In quella lettera, l’Ivass rileva il peggioramento dei coefficienti di solvibilità di Cattolica causato dalla crisi finanziaria degli ultimi mesi, che ha svalutato il portafoglio titoli della compagnia, in particolare i Btp che ne rappresentano circa il 55%. Per questo l’autorità di vigilanza chiede due misure di rafforzamento del patrimonio: completare entro l’inizio dell’autunno l’aumento di capitale da 500 milioni di euro già deliberato dal consiglio di amministrazione e che dovrà essere votato all’assemblea dei soci in calendario per il 26 e il 27 giugno; procedere entro fine luglio con un piano di azioni riguardo solvibilità, liquidità, rischi.

Il consiglio di amministrazione ha dato mandato ai manager di preparare il piano nei tempi richiesti. Nello stesso tempo ha ricordato che nelle ultime settimane, in particolare nella riunione del 22 maggio, aveva già indicato diverse misure da portare avanti per migliorare la solidità patrimoniale della compagnia: dall’emissione di un’obbligazione subordinata Tier 1 da 200 milioni di euro al rafforzamento del capitale di Bcc Vita. Il Cda ricorda anche che il coefficiente di solvibilità Solvency Ratio è stato sempre superiore al 160% fino alla fine del 2019 ed è sceso solo dopo le tensioni finanziarie dei mesi della pandemia. Nell’ultimo monitoraggio, risalente al 22 maggio, l’indicatore è al 122% per il gruppo e al 130% per la capogruppo.

Confermate, intanto, le dimissioni dal ruolo di consigliere dell’ex amministratore delegato Alberto Minali, che ha fatto causa all’azienda: accusa il Cda di avergli tolto le deleghe di Ad senza una giusta causa e chiedendo 9,6 milioni di euro di risarcimento. Il Cda di Cattolica ha parlato di «pretese infondate che saranno oggetto di adeguata risposta in sede difensiva».

Con l’annuncio delle misure di rafforzamento del patrimonio, arrivato prima dell’apertura della Borsa, il titolo di Cattolica è sceso al minimo di sempre a Piazza Affari: a due ore dall’apertura è a 3,5 euro, il 15% in meno rispetto alla chiusura di venerdì.

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