Non si ferma il caro benzina: la verde sfiora 1,6 euro al litro - Ansa
Non si ferma la corsa al rialzo del prezzo dei carburanti con un nuovo record per la benzina che si avvicina a quota 1,6 euro al litro. In base alle rilevazioni settimanali effettuate dal Mise la verde ha raggiunto quota 1,593 euro al litro contro gli 1,588 di una settimana fa. Il gasolio si attesta invece a 1,452 euro, contro gli 1,447 euro al litro di una settimana fa.
Sul piede di guerra le associazioni dei consumatori che fanno i conti in tasca alle famiglie italiane già alle prese con la crisi economica innescata dalla pandemia. «Un litro di benzina – calcola il Codacons – costa oggi il 16,7% in più rispetto a maggio dello scorso anno, con un maggior esborso per un pieno di verde pari a +11,4 euro. Il gasolio costa il 15,7% in più su base annua, +9,85 euro per un pieno».Per una famiglia l'aggravio rispetto ad un anno fa è di 273 euro l'anno, una vera e propria stangata. Il Codacors parla di «un vero e proprio allarme prezzi che si ripercuote sulle tasche delle famiglie non solo per i rifornimenti di carburante, ma anche attraverso i listini al dettaglio di una moltitudine di prodotti». Per il presidente del Codacons Carlo Rienzi si tratta di «una corsa senza freni dei listini di benzina e gasolio alla pompa» che crea effetti indiretti, ossia ripercussioni sui prezzi dei prodotti trasportati, sull'industria e sui beni energetici.
Di un «un record che non si registrava da oltre un anno», parla il presidente dell'Unione nazionale consumatori, Massimiliano Dona, commentando i dati del ministero dello Sviluppo economico. «Dall'inizio dell'anno, dalla rilevazione del 4 gennaio, in appena 5 mesi e mezzo, un pieno da 50 litri è aumentato di 7 euro e 58 cent per la benzina e di 6 euro e 68 cent per il gasolio – spiega Dona –, con un rincaro, rispettivamente, del 10,5% e del 10,1%. Su base annua è pari a una stangata ad autovettura pari a 182 euro all'anno per la benzina e 160 euro per il gasolio». A subire gli effetti dei prezzi dei carburanti è anche l'intero sistema agroalimentare. I costi della logistica arrivano ad incidere fino al 30-35% sul totale del prezzo di frutta e verdura, ad esempio. In un Paese come l'Italia dove l'85% dei trasporti commerciali avviene su strada, segnala la Coldiretti, il nuovo record dei prezzi ha un effetto valanga sulla spesa con un aumento dei costi di trasporto oltre che di quelli energetici. In queste condizioni è importante individuare alternative green ma anche agire, con il Pnrr, sui ritardi strutturali dell'Italia. Coldiretti chiede di «sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma pure con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo». Il presidente Ettore Prandini sottolinea che «si tratta di una mancanza che ogni anno rappresenta per il nostro Paese un danno in termini di minor opportunità di export al quale si aggiunge proprio il maggior costo della "bolletta logistica" legata ai trasporti e alla movimentazione delle merci».