mercoledì 24 aprile 2019
Gli italiani che si sposteranno in auto durante i ponti del 25 aprile e 1 maggio dovranno mettere in conto una stangata con rincari del 4,8 per cento sulla benzina e del 7 per cento sul diesel
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Prezzi dei carburanti in forte rialzo. A causare l'impennata, i riflessi sul costo del petrolio della decisione del presidente Usa, Donald Trump, di eliminare le esenzioni per otto Paesi all'import del greggio iraniano. Sulla rete autostradale italiana, in alcuni casi, come segnala L'Osservatorio prezzi del Mise, il prezzo della benzina ha sfondato la soglia dei 2 euro al litro.

Tempo di vacanze, tempo di rincari. Gli italiani che si sposteranno in auto durante i ponti del 25 aprile e 1° maggio dovranno mettere in conto una stangata con rincari complessivi per 110 milioni di euro. Lo ha aveva scritto già nei giorni scorsi il Codacons, denunciando il forte rialzo dei listini di benzina e gasolio registrato nelle ultime settimane.

«Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno la benzina costa oggi il 4,8% in più per la modalità servito, mentre per il gasolio si registra l’aumento più elevato, con un litro di diesel che costa mediamente il 7% in più rispetto al 2018 in modalità servito», spiega il presidente Carlo Rienzi.

«Questo significa che per un pieno si arriva a spendere 4 euro in più per la benzina e 5,5 euro in più per il gasolio. Un aggravio di spesa che avrà nei prossimi giorni effetti pesanti per le tasche dei cittadini, considerato che milioni di italiani si sposteranno in auto per Pasqua, Pasquetta e per i ponti del 25 aprile e 1 maggio». Uecoop, da parte sua, denuncia che negli ultimi venti anni i prezzi della benzina sono cresciuti del 75,9%, il diesel ha registrato un rialzo del 47,7% e il GPL del +49,9%. Un rifornimento self service così costa mediamente 1,611 euro al litro per la benzina e 1,503 euro al litro per il diesel.

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