venerdì 18 luglio 2014
Nel 1914 l'Arma passò dai cavalli alle quattro ruote: dalla Fiat Zero 12-15 HP del 1914 alle attuali Alfa 159, una lunga storia di modelli e motori
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Festeggiamenti non solo per il bicentenario dalla nascita del Corpo dei Carabinieri, ma anche per i 100 anni dal debutto della prima auto al servizio dell'Arma. Nel 1914, dopo i cavalli, i Carabinieri passaronoinfatti al mezzo a motore: la prima quattro ruote in divisa fu una Fiat Zero 12-15 HP ma solo 20 anni più tardi - con il Regio Decreto 865 del 16 aprile 1934 - il mezzo motorizzato trovò una più ampia diffusione con le Fiat 508 C consegnate agli ufficiali.
 
Prima della Seconda Guerra Mondiale, nel 1937, è la volta della 508 C Coloniale e nel 1939 della 508 C Militare, antesignane delle moderne fuoristrada. A partire dal 1945 entra in scena la Jeep - eredità dell'Esercito Usa - a cui segue nel 1951 la Fiat Campagnola AR 51. È invece del 1953 la prima importante fornitura Alfa Romeo all'Arma: 120 fuoristrada 1900M, modello più conosciuto come Matta, con verniciatura verde opaco caki (colore che verrà rimpiazzato in tutte le auto dal blu/bianco alla fine del 1971).
Successivamente i Carabinieri acquisiscono per il servizio auto di grande produzione, tra cui la Fiat 1100 e la 600. Nel 1956 proprio con le Fiat 1100-103 muove i primi passi l'importante Servizio di Pronto Intervento che si sviluppa ed assume dimensioni nazionali grazie all'adozione nel 1962 delle veloci Alfa Romeo Giulia ti da 95 Cv e capace di 170 km/h. Dopo la Giulia, il Biscione continua a svolgere un ruolo determinante nelle forniture, con Alfetta, Alfa 75, Alfa 90, 155, 156 e l'attuale 159. Negli anni si rinnova anche il parco dei fuoristrada, con Fiat Nuova Campagnola, Fiat Panda 4ž4, Bertone Freeclimber, Land Rover Defender 90 e 100 e, in tempi più recenti, Subaru Forester, Land Rover Freelander e Discovery. Numerose anche le Fiat susseguitesi nell'autoparco: 127, 128, Uno, Punto, Grande Punto, Bravo, Brava e Stilo. 
 
"Molte di queste auto, una volta dismesse dal servizio sono finite nel ciclo della demolizione - spiega Giuseppe Thellung, uno dei soci del GASAP, Gruppo Auto Moto Storiche Pastrengo, della sezione di Pastrengo dell'Associazione Nazionale Carabinieri - tanto che alcuni modelli, come il minibus Fiat 850 T in versione originale dell'Arma, sono praticamente introvabili". Il GASAP ha riportato allo stato originale 24 autovetture e collabora con il gruppo AutoMoto Storiche dell'Arma, della Sezione di Canale (CN) che si occupa anche del restauro dei mezzi pesanti e blindati dei Carabinieri.
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