sabato 7 dicembre 2013
I diplomati che intendono iscriversi all'Università sono spinti soprattutto da tre motivazioni: poter svolgere l'attività professionale di proprio interesse, approfondire i propri interessi culturali e avere in futuro un lavoro ben retribuito.
Cammelli: più orientamento per gli studenti
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Più orientamento universitario per gli studenti italiani. È questo l'appello lanciato oggi da Andrea Cammelli, direttore da Almalaurea, presentando il nuovo Profilo dei diplomati che hanno superato l'esame di Stato a luglio 2013 di Almadiploma, in occasione dell'XI convegno nazionale Orientamento e prospettive per i diplomati. "Quello che un Paese avanzato non può permettersi - spiega Cammelli - è lo spreco di risorse umane. In particolare dei giovani, che rappresentano il futuro: un bene prezioso che stiamo perdendo all'anagrafe e verso il quale la perdurante disattenzione e sottovalutazione da parte del mondo adulto finirà per diventare un vero punto critico. Orientare, dunque, i ragazzi a scelte consapevoli dopo il diploma di scuola secondaria superiore non può più essere solo un doveroso impegno da parte delle istituzioni scolastiche. È una necessità, un'urgenza per il Paese. Si tenga presente che ancora oggi 82 immatricolati su cento provengono da famiglie i cui genitori non hanno esperienza di studi universitari e 17 immatricolati su cento abbandonano nel corso del primo anno di Università". "E viene confermato - sostiene Cammelli - anche che, se tornassero ai tempi dell'iscrizione alla scuola superiore, 55 diplomati su cento ripeterebbero lo stesso corso, ma 44 su cento cambierebbero l'indirizzo di studio e-o la scuola. Infine, soltanto il 30% dei giovani di 19 anni si iscrivono all'Università: quante risorse potenziali sprecate". Il 48% dei diplomati, si legge nell'indagine, ha svolto uno stage previsto dai programmi scolastici. Uno su due dichiara di avere una conoscenza 'almeno buona' dell'inglese scritto. Complessivamente, i diplomati che intendono iscriversi all'Università sono spinti soprattutto da tre motivazioni: poter svolgere, grazie alla laurea, l'attività professionale di proprio interesse (che è risultato l'aspetto più importante di tutti), approfondire i propri interessi culturali e avere in futuro un lavoro ben retribuito. La stragrande maggioranza (quasi il 90%) dei diplomati intenzionati a immatricolarsi, infatti, ritiene decisamente importante almeno una di queste tre ragioni. Chi vuole andare a lavorare, inoltre, sogna il posto fisso. Nel complesso, i diplomati si dichiarano piuttosto soddisfatti della propria esperienza scolastica. Per quanto riguarda la percezione dell'esperienza scolastica complessiva, 31 studenti su 100 sono decisamente soddisfatti e 53 su 100 lo sono moderatamente: dunque, i diplomati che hanno espresso valutazioni positive sono complessivamente l'84%.Le opinioni sono risultate in generale favorevoli anche nei confronti degli insegnanti, apprezzati in particolare per la loro preparazione e per la loro disponibilità al dialogo. L'80% dei diplomati è soddisfatto della competenza dei docenti, il 74% della chiarezza espositiva e il 65% della loro capacità di valutazione (con però solo l'11% decisamente soddisfatto). Il 74% dei diplomati è soddisfatto della disponibilità al dialogo, con un quarto degli studenti che non hanno dubbi sull'apertura all'ascolto dei professori. Meno apprezzati, si legge ancora nel rapporto, sono risultati in generale i laboratori (adeguati per 54 studenti su cento), le aule (ritenute soddisfacenti dal 51% degli studenti) e gli impianti e le attrezzature sportive (48). Ma le opinioni più critiche (rispetto all'esperienza di studi complessiva e agli insegnanti) risultano per i vari aspetti dell'organizzazione scolastica. Fra questi, in ordine decrescente di apprezzamento, segnaliamo le attività di recupero per chi ha debiti formativi (giudicate positivamente dal 64% dei diplomati), l'operato dei rappresentanti degli studenti (59%), il sostegno all'orientamento per le scelte post-diploma universitarie o lavorative (58%), l'utilizzo di pc e nuove tecnologie e la pianificazione dell'orario scolastico (56%), la comunicazione, gli approfondimenti culturali e gli incontri con le aziende e le attività pratiche durante l'orario scolastico (laboratori, stage) con il 54% e, inoltre, l'adeguatezza degli spazi comuni (soddisfacente nel 50% dei casi). Hanno usufruito dei servizi di biblioteca del proprio istituto 45 diplomati su cento, mentre altri otto dichiarano l'assenza di tale struttura; la soddisfazione dei fruitori è complessivamente elevata.
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