venerdì 23 luglio 2010
A maggio si registra una contrazione dello 0,3%. Lo comunica l'Istat sottolineando che si tratta di un "risultato negativo", il secondo consecutivo.
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Le vendite al dettaglio a maggio sono calate dell'1,9% (dato grezzo) su base annua e dello 0,3% su base mensile. Lo comunica l'Istat sottolineando che si tratta di un "risultato negativo", il secondo consecutivo, spalmato omogeneamente a livello tendenziale sia sul comparto alimentare (-2%), che su quello non alimentare (-2%).In termini congiunturali (al netto della stagionalità), le vendite dei prodotti alimentari sono diminuite dello 0,1% e quei dei prodotti non alimentari dello 0,4%. Nel confronto tra i primi cinque mesi dell'anno e ilcorrispondente periodo del 2009 si è così registrato un ribasso dello 0,5%. Tornando alla flessione tendenziale delle vendite totali, che a maggio ha sfiorato il 2%, si tratta di una diminuzione chederiva da variazioni negative relative sia alle vendite della grande distribuzione sia a quelle imprese operanti su piccole superfici (rispettivamente -0,5% e -2,9%). Nella grande distribuzione le vendite dei prodotti alimentari e quelle dei prodotti non alimentari sono diminuite, rispettivamente, dello 0,8% e dello 0,2%. Anche per i piccoli negozi, che hanno segnato il calo maggiore, entrambi i comparti hanno registrato una variazione negativa: -3,9% per gli alimentari e -2,7% per i non alimentari.Guardando più da vicino la grande distribuzione, su base annua si registrano risultati negativi per tutte le tipologie di impresa, con la sola eccezione degli esercizi specializzati (+0,7%). Tra gli esercizi non specializzati, gli ipermercati hanno segnato la flessione più ampia (-1%) e i supermercati quella più contenuta (-0,5%). Focalizzandosi sulle dimensioni delle imprese, in termini tendenziali quelle piccole (fino acinque addetti) hanno subito un calo del 3,1%, quelle medie (dai 6 ai 49 addetti del 3,3%) e al contrario le imprese più grandi (con almeno 50 addetti) hanno messo a punto un lieve aumento dello 0,1%.Per quanto riguarda le diverse tipologie di prodotti non alimentari, a maggio tutti i gruppi hanno evidenziato risultati negativi, con l'eccezione dei settori supporti magnetici, strumenti musicalì e 'elettrodomestici, radio, tv e registratorì (rispettivamente +3,6% e +1,6%). I gruppi calzature, articoli in cuoio e da viaggiò e abbigliamento e pellicceriè hanno, invece, segnato le riduzioni più marcate(rispettivamente -5,2% e -4,5%).
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