giovedì 11 maggio 2017
I distributori automatici di caffè mandano in pensione la moka. Un italiano su due nel 2016 ha scelto le bevande erogate da questi dispostivi. Un vero e proprio boom per il settore
Sempre più tazzine di caffè si consumano alle "macchinette"

Sempre più tazzine di caffè si consumano alle "macchinette"

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La macchinetta che distribuisce caffè manda in “pensione” la cara e vecchia moka. Almeno stando alle tendenze che sono state tracciate nell’ambito del progetto FoodFriends di Confcommercio all'interno di Milano Food City (conclusasi oggi) da Confida, l’Associazione italiana distribuzione automatica, attraverso un'anticipazione dello studio di settore commissionato ad Accenture.

Stando ai dati, ormai oltre un italiano su due sceglie il caffè dei distributori automatici. Sono infatti 2,7 miliardi i caffè erogati nel 2016 dalle cosiddette vending machine. Nel complesso il settore del vending nell'arco del 2016 ha fatto registrare 5 miliardi di consumazioni di cui il 65% di prodotti caldi, il 19% di bevande fredde e il 16% di snack.

Particolarmente rilevante il dato relativo alle bottigliette d’acqua: ben 722 milioni quelle erogate lo scorso anno. Quest’ultimo dato a segnalare come anche questo settore, quelle della acque minerali, non conosce tempo di crisi.

Un’altra indagine, stavolta commissionata dal Gruppo Nestlé al Censis, mostra che sono stati 25,3 milioni gli italiani che lo scorso anno hanno fatto acquisti al distributore automatico; 5,2 milioni sono utilizzatori regolari. L’analisi dei consumatori per fasce d'età dimostra che ha utilizzato le vending machine il 73,5% dei Millennials (18,4% regolarmente), il 54,8% dei baby boomers e il 20% dei longevi. Tra i Millennials che si servono ai distributori, il 27% li utilizza quotidianamente; il 30% da una a tre volte alla settimana; un ulteriore 19% da una a tre volte al mese.

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