venerdì 10 giugno 2016
​Si avvicina il referendum del 23 giugno sulla permanenza della Gran Bretagna nell'Ue: boom di registrazioni. Il ministro delle Finanze tedesco avverte: se usciranno, saranno fuori dal mercato unico.
Le borse tremano
Brexit, il monito di Berlino a Londra
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Mentre si avvicina il 23 giugno, data del referendum in cui i britannici dovranno esprimersi sulla permanenza o meno nell'Unione Europea (la cosiddetta Brexit), il clima si riscalda in Gran Bretagna e nel resto dell'Europa. Oltre 430.000 elettori si sono iscritti in extremis grazie alla proroga di due giorni, fino alle 23.59 di ieri, accordata dalla commissione elettorale per riparare all'intoppo tecnico che aveva bloccato il sito di registrazione nell'ultima ora e mezzo prima della scadenza. L'estensione dei termini per registrarsi non convince però lo schieramento euroscettico di Vote Leave che non esclude un ricorso in sede legale. Secondo alcune analisi, coloro che si sono registrati all'ultimo momento sono in maggioranza giovani: un segmento elettorale prevalentemente favorevole al fronte europeista in base ai sondaggi.Da Berlino arriva un monito a Londra: se sarà Brexit, il Regno Unito non avrà più accesso al mercato unico europeo, al contrario di Norvegia, Lichtenstein, Islanda e Svizzera, che sono fuori dalla Ue. L'intimazione viene dal potente ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble, considerato un intransigente ma anche uno dei più europeisti in Germania. A dire il vero Schaeuble, intervistato dallo Spiegel, bacchetta anche l'Ue: comunque andrà a finire si dovrà ridurre il peso insostenibile della burocrazia di Bruxelles. Le anticipazioni dell'intervista sono rimbalzate in Gran Bretagna, dove il Guardian online ha messo subito la notizia in home page. Il primo a reagire a Londra è stato il cancelliere dello scacchiere George Osborne. Schierato con il premier David Cameron contro la Brexit, su Twitter parla di "un intervento importante dalla Germania. Il Regno Unito dovrebbe accettare la libertà di movimento (delle persone)" e non smettere di pagare una quota all'Ue per "continuare ad avere accesso" al mercato unico. Schaeuble precisa che "se una maggioranza in Gran Bretagna sceglie la Brexit, si tratterà di una decisione contro il mercato unico. Essere dentro significa essere dentro. Essere fuori significa essere fuori. Abbiamo il massimo rispetto della sovranità del popolo britannico". Il ministro aggiunge che "l'Europa lavorerà senza la Gran Bretagna se necessario". Più morbida la cancelliera Angela Merkel: "Dal mio punto di vista, il fatto che la Gran Bretagna rimanga nella Ue è la cosa migliore e più desiderabile per tutti noi. Con Londra abbiamo una stretta collaborazione - osserva Merkel - e sarebbe ovviamente un bene continuare su questa linea nel quadro dell'Unione europea".
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