lunedì 19 luglio 2010
Ancora un'apertura negativa per le principali Borse europee alle prese con i timori legati al taglio del rating dell'Irlanda, deciso questa mattina da Moody's.
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Ancora un'apertura negativa per le principali Borse europee alle prese con i timori legati al taglio del rating dell'Irlanda, deciso questa mattina da Moody's, alla mancata approvazione da parte del Fondo Monetario Internazionale e dell'Unione europea del piano di riduzione del deficit dell'Ungheria e dai dubbi sulla solidità della ripresa economica che aleggia da alcuni giorni sui mercati. Soffrono Madrid (-1,13%), Londra (-0,66%), Milano (-0,83%), Amsterdam (-0,68%) e Dublino (-0,97%).Il Dj Stoxx 600, l'indice più rappresentativo dell'andamento dei listini europei, perde lo 0,5%. Le piazze finanziarie contengono tutte i cali entro il punto percentuale, con la sola eccezione di Madrid. La borsa di Dublino cede poco meno dell'1%. I titoli che soffrono di più sono quelli del comparto bancario (-1,3% l'indice Dj Stoxx di settore) e dell'energia (-1,2%), fiaccati dal calo del petrolio. Tonfo per Electrolux 5,8%), penalizzata dal calo dei ricavi trimestrali, e per Bp (-4,5%) che risente dello stallo in cui si trovano le trattative per cedere ad Apache alcuni giacimenti in Alaska.Tra le banche, guidano i ribassi gli istituti irlandesi (Bank of Irland cede il 3,5% e Allied Irish Banks il 3%) e quelli austriaci (Raiffeisen scivola del 6,5% e Erste perde il 2,8%), dopo che l'amministratore delegato della controllata di Unicredit, Bank of Austria, ha affermato che alle banche del Paese potrebbero servire tra i 19 e i 35 miliardi di euro per adeguare il loro capitale alle nuove regole sul patrimonio.
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