venerdì 26 ottobre 2018
Mercati in fibrillazione per il probabile declassamento del rating atteso in serata. Male anche le Borse europee che seguono l'onda negativa degli Usa
La Borsa cede l'1,9% e spread a 310. Aspettando Standard & Poor's
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Vendite a Piazza Affari dopo il rimbalzo andato in scena ieri. I riflettori del mercato sono tutti puntati su S&P che stasera si esprimerà sull'Italia con il mercato che teme un nuovo downgrade dopo quello di 7 giorni fa apportato da Moody's. Il Ftse Mib fa registrare in tarda mattinata un calo del 2% a 18.440 punti, per poi chiudere in leggere ripresa, perdendo l'1,9%. Lo spread è in salita, ed si è fermato a 310 punti. Anche gli altri listini europei sono in netto calo, con Parigi che perde il 2,55%, Francoforte il 2,11% e Londra 2%. A Milano, la società più sotto pressione è Saipem, che perde il 3,73%. Segue una serie di titoli del comparto banche: Ubi cede il 3, Mediobanca il 2,8%, Banco Bpm il 2,63% e Unicredit il 2%. Tra i singoli titoli spiccano i cali marcati del settore auto: -2,38% Fca.

I mercati europei che si stanno muovendo tutti in negativo in scia al calo dei future Usa dopo i riscontri sotto le attese arrivati da Google e soprattutto Amazon. I mercati asiatici e dell'area del Pacifico hanno chiuso la settimana in calo per lo stesso motivo. In particolare negativi i listini di Seul sui quali pesaparticolarmente l'hi tech: l'indice Kospi ha chiuso in calodell'1,7%, il Kosdaq in scivolata di oltre il 3%. Male anche Singapore (-1,5%), con Hong Kong che in chiusura cede circa un punto percentuale. Poco sotto la parità le Borse cinesi, mentreTokyo ha perso lo 0,4% finale. In tenuta la chiusura di Sidney (+0,02%).

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