venerdì 5 febbraio 2010
Le Borse europee bruciano 128 miliardi di euro in scia ai timori degli investitori legati allo stato di salute dell'economia spagnola. A Madrid il titolo del colosso bancario Santander è arrivato nel finale a -9,4%. Chiusura negativa anche per le altre piazze europee: il Dax di Francoforte ha perso il 2,45%, il Cac40 di Parigi il 2,75%. Milano chiude al -3,45%.
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    Un generale desiderio di fuga dal rischio innescato dalle preoccupazioni sugli anelli deboli dell'economia della zona euro ha fatto chiudere le Borse ai minimi di seduta. Penalizzata in particolare quella spagnola, dove il titolo del colosso bancario Santander è arrivato nel finale a -9,4%. L'indice Ibex 35 della Borsa di Madrid ha registrato alla chiusura dei mercati una caduta del 5,94%, a 10.241,7 punti, in un clima di sfiducia nei confronti della tenuta dell'economia nazionale. È il peggior risultato per la borsa spagnola da novembre del 2008. Chiusura negativa anche per le altre piazze europee: il Dax di Francoforte ha perso il 2,45%, il Cac40 di Parigi il 2,75%, a Londra il Ftse 100 si ferma -2,17%. Molto male anche Lisbona, che ha perso il Lisbona -5,3%. Anche Piazza Affari ha chiuso in pesante ribasso. Il Ftse Mib ha lasciato sul terreno il 3,45% a 21.404 punti e il Ftse All Share il 3,34% a 21.938 punti. Le Borse europee bruciano 128 miliardi di euro in scia ai timori degli investitori legati allo stato di salute dell'economia spagnola.
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