venerdì 5 febbraio 2010
Dopo Wall Street che ha chiuso a  -2,61%, crollano anche le piazze asiatiche. Il Nikkei chiude al -2,89%. Ieri dopo Dubai e la Grecia preoccupano i conti pubblici di Spagna, Grecia e Portogallo.
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Le Borse europee bruciano 128 miliardi di euro in scia ai timori degli investitori legati allo stato di salute dell'economia spagnola. Al termine della seduta l'indice paneuropeo Dj Stoxx 600, ha perso il 2,69% mentre la Borsa di Madrid è caduta del 5,94%. In rosso anche la chiusura di Wall Street, sulla scia delle preoccupazioni per l'occupazione e per i deficit di bilancio di Spagna e Portogallo dopo la Grecia: l'indice Dow Jones ha chiuso a -2,61%, mentre il Nasdaq è sceso del 2,99%). Giornata nera anche per le borse asiatiche. La Borsa di Torkyo ha chiuso con una perdita del 2,89%. Hong Kong lascia sul terreno un 2,91%. In calo anche Shanghai (-1,78%), Sydney (-2,46%), Bombay (-2,26%), Taipei (-4,48%), Kuala Lumpur (-0,99%) e Bangkok (-1,65%).Il mercato giapponese risente anche della situazione della Toyota colpita dalla class action avviata in Colorado per il malfunzionamento dell'acceleratore degli otto modelli richiamati, oltre che dal richiamo di 270 mila Prius negli Stati Uniti e in Giappone per i problemi ai freni. Ma la casa nipponica ha tentato il rimbalzo grazie ai conti trimestrali migliori delle attese e del rialzo delle previsioni sull'intero esercizio: i titoli della compagnia di Nagoya si sono allontanati dai minimi degli ultimi 10 mesi e sono saliti dello 0,45%, a 3295 yen.
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