mercoledì 10 luglio 2013
​Primo e unico appuntamento in Europa dedicato allo sviluppo, la co-produzione e lo scambio dei progetti legati al settore. Si svolgerà il 7 e l’8 novembre 2013 presso il Centro Congressi Lingotto di Torino (nella foto Patrizia Asproni, presidente della Fondazione Industria e Cultura).
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Sono 11mila le mostre organizzate in Italia ogni anno che attirano oltre 60 milioni di visitatori e animano un settore, quello della cultura e della creatività, che oggi produce 36 miliardi di euro, pari al 2,6% della ricchezza nazionale, e 500mila posti di lavoro. Con Art & Museum International Exhibition Xchange - Borsa internazionale delle mostre, evento promosso da Fondazione Industria e Cultura, si intende trasformarlo in un punto di riferimento per l’incontro tra il mondo dell’impresa e quello della cultura. Primo e unico appuntamento in Europa dedicato allo sviluppo, la co-produzione e lo scambio dei progetti legati alle mostre e ai servizi ad esse collegati, AMIEX si svolgerà il 7 e l’8 novembre 2013 presso il Centro Congressi Lingotto di Torino. È la prima volta che in Europa viene realizzato un progetto con queste finalità, che non a caso ha riscontrato immediatamente l’interesse della Commissione europea: attraverso la Borsa l’Italia ha finalmente l’occasione di essere capofila di un progetto concreto di internazionalizzazione e promozione per la valorizzazione dei beni culturali del Paese. La Borsa è un appuntamento b2b, riservato agli operatori interessati a sviluppare  nuove idee intorno al settore delle mostre ed eventi culturali e rappresenta un’opportunità unica e inedita per creare contatti, fare rete, promuovere sinergie, mettendo realmente ‘a reddito’ l’eccezionale patrimonio artistico, paesaggistico e architettonico di cui siamo detentori e per cui tutto il mondo ci conosce e al tempo stesso confrontarci con gli operatori esteri sulle buone pratiche. Non solo i direttori dei musei pubblici e privati, ma gli organizzatori di esposizioni, i direttori dei musei d’impresa, le Istituzioni, le gallerie e i grandi collezionisti, le Fondazioni, nonché gli operatori legati all’innovazione tecnologica, di settore e del turismo culturale, avranno finalmente l’occasione di incontrarsi e proporre, produrre, co-progettare, vendere, comprare, scambiare e finanziare le mostre dei prossimi anni.

"Come emerge da uno studio realizzato in esclusiva per la Fondazione Industria e Cultura dal professor Giacomo Neri dell'Università Cattolica del Sacro Cuore - spiega Patrizia Asproni, presidente della Fondazione Industria e Cultura - nel nostro Paese l’industria della cultura e della creatività genera quasi 500mila posti di lavoro ma, con una migliore e maggiore valorizzazione del patrimonio culturale esistente, che è obiettivo primario della Borsa Internazionale delle Mostre, potrebbe crearne quasi un milione aggiuntivi". Perciò è fondamentale cambiare punto di vista, guardando i numeri che giocano a nostro favore: ad esempio, l’Italia è l’unica nazione al mondo ad accogliere 47 siti Unesco, a fronte dei 43 in Spagna, 37 in Francia e 41 in Cina.  Possediamo un patrimonio culturale enorme, non ci resta quindi che attivarci concretamente per farlo diventare anche un valore economico, potenziandone l’attrattività turistica. Non a caso, la Borsa sarà anche l’occasione per un attento confronto internazionale, per conoscere e approfondire le migliori e più efficienti soluzioni realizzate nei Paesi che sono oggi propulsori del nuovo turismo mondiale, come per esempio Cina e Qatar, per migliorare e accrescere il circuito e la redditività degli eventi culturali. Fattori che si riflettono direttamente sullo sviluppo del sistema turistico nazionale."La Borsa - conclude Asproni - si prepara a diventare la più importante opportunità professionale per l’intera filiera del settore culturale e in particolare per tutti gli operatori che ruotano intorno alle mostre e ai servizi a esse connessi, come l’area del merchandising, dei servizi audio-video e della comunicazione, che sono parte integrante di ogni esposizione e che potranno trovare nella Borsa Internazionale delle Mostre il luogo ideale per presentarsi. Anche i profili legati allo sviluppo digitale dei contenuti sono destinati ad avere sempre più importanza nel settore, in quanto mediatori ormai indispensabili dell’interazione con il pubblico, prima durante e dopo le mostre. Si pensi in questo senso al ruolo che giocano oggi i social media nel definire il successo di un evento culturale o al valore aggiunto offerto dalle nuove tecnologie in termini di soluzioni espositive e di valorizzazione delle esposizioni. Il nostro account Twitter @amiex e' già attivo e potrà generare migliaia di contatti".
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