mercoledì 7 febbraio 2018
C’è tempo fino al 31 dicembre (salvo esaurimento anticipato delle risorse). Con i 1.000 euro non si possono pagare spese pre-scuola, ludoteche e spazi giochi
Via libera alla presentazione delle richieste
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Con il bonus asili nido (1.000 euro) non si possono pagare le spese per pre-scuola, ludoteche e spazi giochi. Lo precisa l’Inps nella circolare n. 14/2018, dando il via libera alla presentazione delle richieste del beneficio per il 2018, anno per il quale le risorse disponibili ammontano a 250 milioni di euro. Per presentare le domande, esclusivamente in via telematica, c’è tempo fino al 31 dicembre (salvo esaurimento anticipato delle risorse).

Al suo secondo giro di boa (la misura è già stata operativa l’anno scorso), il bonus asilo nido è un aiuto economico erogato dall’Inps a quei genitori che ne fanno domanda per due ragioni: a sostegno del pagamento delle rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati (“contributo asilo nido”); oppure a sostegno dell’introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione a favore dei bambini affetti da gravi patologie croniche. Il bonus vale 1.000 euro (massimo) per anno.

Nel primo caso (contributo asilo nido) il bonus è erogato in 11 mensilità, per cui vale 90,91 euro per ogni mese in un anno. Tale è l’importo massimo mensile erogabile dall’Inps dietro presentazione della ricevuta di spesa. Nel caso di retta mensile inferiore a 90,91 euro si ha diritto a un contributo pari alla spesa sostenuta. In merito l’Inps precisa che, per “asili nido privati autorizzati”, bisogna intendere le strutture autorizzate all’apertura e al funzionamento, a seguito di verifica del rispetto di tutti i requisiti tecnico-strutturali, igienico-sanitari, pedagogici e di qualità previsti ai fini dello svolgimento del servizio educativo di asilo nido. Pertanto sono escluse dal rimborso le spese sostenute per i servizi educativi integrativi all’asilo nido (per esempio ludoteche, spazi gioco, spazi baby, pre-scuola eccetera). A tal fine, il richiedente deve evidenziare in domanda se l’asilo nido frequentato dal minore è pubblico o privato autorizzato e indicare, nel secondo caso, la denominazione e il codice fiscale della struttura, nonché gli estremi del provvedimento autorizzativo. Si ricorda, inoltre, che il contributo non è cumulabile con la detrazione fiscale per la frequenza asili nido, mentre è cumulabile con i benefici della monetizzazione del congedo parentale, per mensilità non coincidenti (per ogni mese o si fruisce del contributo asili nido o della monetizzazione).

Nel secondo caso (contributo a forme di supporto familiari) si ha diritto allo stesso contributo (1.000 euro), ma non frazionato in mensilità. Può essere richiesto a sostegno dell’introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione a favore di bambini d’età inferiore tre anni impossibilitati a frequentare gli asili nido in quanto affetti da gravi patologie croniche. In tal caso, occorre documentare l’impossibilità di frequenza di asili nido mediante un’attestazione rilasciata dal pediatra di libera scelta.


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