Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi - Ansa
Confindustria guarda oltre il Pnrr-Piano nazionale di ripresa e resilienza. Giubileo 2025 e Bimillenario del Calvario e della Crocifissione di Cristo 2033 sono i due grandi eventi che potranno rilanciare l’Italia. «Finalmente - spiega il presidente degli industriali italiani Carlo Bonomi - nelle prime 80 pagine del
Pnrr si vede la visione di Paese, la nostra proposta è focalizzare gli interventi su una stella polare che possa fare da cornice per tutti questi interventi, quindi massimizzare l'effetto sul Pil in un'onda molta lunga. Noi abbiamo la necessità di crescere come Paese a una percentuale superiore di quella indicata nel Pnrr. Quella forchetta non basta per rispondere all'emergenza. Mettere insieme interventi pubblici con una bella fetta di interventi privati, avere questi due obiettivi ci consente di mettere insieme una partnership pubblico-privato e aumentare la possibilità di crescita del Paese». Bonomi rilancia, con una conferenza stampa in via dell'Astronomia, l'appello a lavorare e fare squadra per un grande piano per il Giubileo 2025, come aveva già anticipato ieri all'assemblea privata degli industriali.
Il Giubileo «avverrà durante la vigenza del Piano nazionale di ripresa e resilienza». Dopo i risultati «contraddittori» dell’Anno Santo del 2000, che «ha insegnato tante cose, positive e negative», oggi per una economia «che è stata fortemente colpita da quella che è stata la crisi pandemica» il prossimo Giubileo sarà «un evento che riguarda tutto il Paese», dice Bonomi, con la possibilità di «indirizzare quelli che sono gli investimenti del Pnrr su digitale e infrastrutture», è un appuntamento che «potrà avere una ricaduta su tutti i comparti, ovviamente il primo è quello del turismo». Così, il leader degli industriali, che si rivolge anche ai candidati a sindaco di Roma: «L'ho sempre detto, anche in tempi non sospetti quando ero presidente di Assolombarda: la ripartenza del Paese parte da Roma. La Capitale è fondamentale: fa da traino anche al Sud».
Puntare su un grande progetto per il Giubileo 2025, come volano per il Pil, può servire ad affrontare «le quattro disuguaglianze forti a cui la nostra Italia deve dare una risposta urgente, concreta e fattiva», dice Bonomi. «Sono la disuguaglianza territoriale, la disuguaglianza generazionale, la disuguaglianza di genere, la disuguaglianza di competenze - continua il leader degli industriali -. Io credo che se noi avremo la capacità di sviluppare veramente questo progetto nazionale potremmo dare una risposta concreta alle future generazioni, perché qui si parla di disegnare un Paese moderno, inclusivo, attrattivo. E di andare a rispondere a quelle categorie che da questa crisi pandemica sono state fortemente colpite: i giovani, le donne, i lavoratori a contratto a tempo determinato, gli autonomi. Quindi credo che sia una grande opportunità che dobbiamo cogliere. Come Paese abbiamo la responsabilità e l'obbligo di coglierla». E Confindustria garantisce fin da ora l'impegno «di tutto il sistema industriale di mettersi a disposizione. Sentiamo, in questo momento molto particolare, la grande responsabilità di aiutare l’Italia a uscire da una crisi epocale sfruttando tutte le opportunità che ci vengono messe a disposizione».
Intanto l’economista Marcello Messori, coordinatore del progetto per il sistema Confindustria del Giubileo 2025, sostiene che «è in una fase assolutamente iniziale», e cade nella «fase di piena realizzazione dei progetti e delle riforme, saremo al cuore della realizzazione del Piano» e «avere un evento così importante sarà un po’ come uno stress test per la nostra capacità di utilizzare nel modo più efficace ed efficiente questi fondi e questa opportunità europea».