venerdì 28 marzo 2014
​Dal primo aprile scattano le nuove tariffe, con flessioni rispettivamente dell'1,1% e del 3,8%. Il risparmio medio per ogni nucleo familiare è calcolato in totale in 52 euro annui.
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Non è un pesce d'aprile. Da martedì primo aprile scattano le nuove tariffe di luce e gas che prevedono flessioni rispettivamente dell'1,1% e del 3,8%, per un risparmio totale di 52 euro a famiglia (6 per l'elettricità e 42 per il gas) su base annua. Lo ha deciso l'Autorità per l'energia e il gas. La riduzione della bolletta, per quanto riguarda l'elettricità, è legata alla forte discesa dei prezzi del gas utilizzato nella produzione termoelettrica dopo la riforma del 2012: alla diminuzione ha infatti contribuito sostanzialmente il calo del 2,8% dei costi di acquisto dell'energia elettrica all'ingrosso (la cosiddetta componente materia prima), in parte attenuato dalla necessità di incrementare le componenti per la commercializzazione (+0,2%) e per i meccanismi di riequilibrio dei costi di perequazione, ovvero i conguagli per i servizi di rete (+1%). Nel dettaglio, da aprile, il prezzo di riferimento dell'energia elettrica sarà di 18,975 centesimi di euro per kilowattora, in riduzione di 0,214 centesimi di euro, tasse incluse, rispetto al trimestre precedente. La spesa media annua della famiglia tipo sarà di circa 512 euro così ripartiti: 253 euro (pari al 49,43% del totale della bolletta) per i costi di approvvigionamento dell'energia e commercializzazione al dettaglio; 110 euro (21,43%) per gli oneri generali di sistema, fissati per legge; 81 euro (15,80%) per i servizi di rete (trasmissione, distribuzione e misura); 68 euro (13,34%) per le imposte che comprendono l'Iva e le accise. Per quanto riguarda il metano, prosegue la flessione, che ha portato un risparmio sulla bolletta a un totale di circa 140 euro negli ultimi 12 mesi. Un risultato particolarmente significativo, reso possibile dalla riforma del gas approvata nel 2012 dall'Autorità. La diminuzione della spesa per il gas da aprile è frutto del forte calo (-5,4%) dei prezzi della materia prima, solo in parte controbilanciato dall'incremento dell'1,6% della cosiddetta 'assicurazionè per la stabilità dei prezzi (la componente CPR), introdotta dall'Autorità per incentivare la rinegoziazione dei contratti a lungo termine e per ridurre la volatilità delle bollette a fronte di rischi tipici dei mercati spot come le variazioni di prezzo o di volume. Da aprile, il prezzo di riferimento del gas sarà 83,01 centesimi di euro per metro cubo, tasse incluse. Per il cliente tipo, la spesa sarà di circa 1.162 euro su base annua, così suddivisa: 440,28 euro (pari al 37,89% della bolletta) per l'approvvigionamento del gas naturale e per le attività connesse; 418,80 euro (pari al 36,04% per le imposte che comprendono le accise (18,42%) l'addizionale regionale (2,44%) e l'IVA (15,18%); 167,46 euro (14,41) per la distribuzione e la misura; 68,48 euro (5,89%) per la vendita al dettaglio; 38,36 euro (3,30) per il trasporto; 28,70 euro (2,47%) per la gradualità nell'applicazione della riforma del gas e la rinegoziazione dei contratti pluriennali di approvvigionamento.
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