martedì 17 ottobre 2017
A luglio 2019 sarà ultimato l'iter della liberalizzazione, uno studio di Nomisma Energia: risparmiare si può, ma le bollette sono difficili da capire
Bolletta della luce più leggera grazie al mercato
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Liberalizzazione dell’energia: a dieci anni dall’avvio in Italia manca ancora quasi due anni all’ultimo miglio. L’ultimo passo da compiere è stato rinviato negli anni per paura che si producesse un effetto opposto rispetto a quello desiderato: vale a dire l’aumento dei costi per le famiglie. L’apertura del mercato è iniziata nel 1999 con il decreto Bersani, nel 2003 (per il gas) e nel 2017 per l’elettricità è arrivata la possibilità per l’utente finale di scegliere il fornitore del servizio, ma si può optare per prezzi 'calmierati' vale a dire calcolati dall’Autorità nazionale. Dal primo luglio 2019 però inizierà il vero mercato libero perché finirà appunto il 'sistema di maggior tutela'. Il nostro è uno dei pochi casi in Europa in cui si procede così lentamente a testimoniare le difficoltà dell’Italia al passaggio al mercato.

I risparmi sono bassi, le bollette difficili da capire, molti non vogliono abbandonare il fornitore tradizionale in cui hanno fiducia. Ostacoli che emergono un po’ in tutti i paesi d’Europa ma da noi sono più marcati. Solo il 13,8% degli utenti ha scelto il libero mercato (di questi il 3,6% sono imprese) mentre un altro 23,3% ha optato per la maggior tutela. Sull’argomento, Nomisma Energia ha condotto uno studio che vuole capire quanto siano questi timori. I risultati saranno presentati domani a Roma, martedì 17 ottobre 2017. Sono stati quantificati i vantaggi concreti delle 100 offerte più rappresentative, che danno un valore medio di 129 euro anno. Tuttavia, i clienti più attenti, che riescono a sfruttare la fidelizzazione, possono arrivare addirittura ad un risparmio di 1.222 all’anno, l’80% della bolletta media di gas e elettricità.

Vi sono poi altri benefici meno quantificabili ma che condizionano le scelte dei clienti, come l’acquisto di energia verde, l’assistenza nel risparmio energetico e la chiarezza e tempestività nelle risposte. Tra le ragioni che rendono difficile ai consumatori passare al mercato la principale è legata alla complessità tecnica delle bollette. Le cifre nella bolletta elettrica sono addirittura 180 e che, nella migliore delle ipotesi, ci vorrebbero sei ore per capirla. Altri aspetti vengono affrontati nello studio, fra cui l’esperienza degli altri paesi, i risultati in altri settori, in particolare nella telefonia e nei carburanti. La disamina delle leggi e degli sviluppi in ambito europeo evidenzia che questo passaggio è obbligato e vengono discussi gli strumenti da adottare per rendere il passaggio più facile e sicuro, con il contributo centrale delle associazioni dei consumatori.

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