giovedì 15 settembre 2016
​Dal primo contatto all’assunzione in poche ore: un terzo dei partecipanti è stato assunto nella prima edizione. Il 19 settembre nuovo appuntamento al Politecnico di Milano.
Ecco come accelerare i processi di selezione del personale
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Bip – Business Integration Partners, multinazionale di consulenza italiana, mette in campo un format che consente di accelerare i processi di selezione rendendoli più coinvolgenti, nel corso di un laboratorio organizzato per il prossimo 19 settembre al Politecnico di Milano. Dall’idea fino alla realizzazione, Bip ha praticato il design thinking secondo la metodologia della d.School della Stanford University. Al posto dell’iter classico di recruiting, che solitamente dura diverse settimane e prevede almeno tre fasi distinte (presentazione dell’azienda in Università e raccolta cv, assessment in azienda e colloquio con manager di area), il nuovo approccio adottato da Bip, basato sulla dinamica collaborativa, consente ai recruiter e ai manager di linea di valutare nella stessa giornata tutti i candidati e consegnare direttamente nella stessa sede di incontro il contratto di assunzione agli allievi selezionati, che inizieranno a lavorare già a partire dal lunedì successivo. Il format è stato sperimentato per la prima volta da Bip presso l’Università di Trento a inizio 2016. In questa occasione hanno partecipato 28 allievi, un terzo dei quali ha ricevuto e firmato il contratto in giornata. Ad altri sei, invece, è stato chiesto di presentarsi per un secondo colloquio per confermare la loro idoneità alla posizione.L’accelerazione del processo di selezione è resa possibile dalla modalità di approccio dell'exponential recruiting, che permette di esaminare i canditati facendoli lavorare su progetti concreti in piccoli gruppi e creando occasioni di presentazione e confronto durante sessioni plenarie. In tal modo viene ricreato fedelmente l’ecosistema reale di lavoro in Bip, rendendo possibile l’osservazione di dinamiche e attitudini personali che emergono in maniera naturale e spontanea e che durante una tradizionale intervista individuale non possono essere rilevate pienamente.Tale approccio è stato ideato da Bip seguendo le dinamiche di progettazione definite sulla base del design thinking della Stanford University e delle metodologie dei laboratori collaborativi messi a punto da WeOne, società specializzata in processi collaborativi innovativi. Cruciale nella dinamica di lavoro è una gestione dello spazio del tutto nuova, che consente ai partecipanti di concentrarsi esclusivamente sulle proprie idee e sul confronto delle stesse.“Siamo molto orgogliosi dei risultati raggiunti attraverso questo format innovativo, che permette di velocizzare incredibilmente l’iter di selezione, a beneficio dell’azienda e dei candidati - commenta Carlo Capè, co-fondatore e amministratore delegato di Bip -. Il nostro obiettivo è quello di inserire nel nostro organico 120 professionisti nel prossimo anno attraverso l’exponential recruiting"."Con l’exponential recruiting proviamo a far vivere la consulenza invece di raccontarla - aggiunge Angelo Proietti, partner di Bip e ideatore del format -. L’approccio utilizzato, definito dal design thinking, permette infatti ai candidati di conoscere concretamente l’azienda attraverso la propria esperienza, vivendo da subito l’approccio Bip alla professione del consulente e a noi di sviluppare un’idea molto più chiara del loro reale potenziale".
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