venerdì 30 marzo 2018
Si cercano soprattutto neolaureati in Ingegneria, Economia e altre discipline per spingere sull'area digitale
Cinquecento assunzioni in Italia e 100 all'estero
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La concorrenza dei grandi marchi multinazionali della consulenza è forte, ma l'obiettivo è quello di entrare tra le prime 40 società al mondo: in Business integration partners, nata a Milano, il fondo Apax ha rilevato la quota di maggioranza da Argos e per crescere già quest'anno saranno effettuate 500 assunzioni in Italia e un centinaio all'estero. Lo affermano i due amministratori delegati, Carlo Capè e Fabio Troiani, che con il presidente Nino Lo Bianco mantengono quote e incarichi operativi. «Cerchiamo soprattutto neolaureati in Ingegneria, Economia e altre discipline per spingere sull'area digitale - spiegano Capè e Troiani - con interesse anche ad acquisizioni in Paesi come Germania e Stati Uniti, mentre Apax è già presente in Francia».

Bip guarda alla Borsa con un piano di sviluppo di lungo periodo che potrebbe portare a una quotazione entro tre o quattro anni, dopo che il fondo ha investito oltre 200 milioni di euro per l'operazione di acquisizione della maggioranza e ha l'obiettivo di raddoppiare il fatturato del gruppo a oltre 300 milioni di euro, anche attraverso altri 100 milioni di euro da investire per l'espansione all'estero.

Questo esempio del made in Italy che riesce a confrontarsi con i giganti internazionali è in forte crescita: in pochi anni il gruppo è passato da 60 a 1.800 dipendenti con presenza in Italia, Inghilterra, Spagna, Turchia, Brasile, Belgio, Svizzera, Stati Uniti, Emirati Arabi, Cile e Colombia. «La nostra forza è di avere un approccio molto pragmatico, riuscendo ad agganciare l'innovazione italiana specie nei settori Tlc ed energia - concludono Capè e Troiani - ma ora la sfida è incentrata sul digitale, sui servizi e le soluzioni a esso collegati".

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