venerdì 30 marzo 2018
In palio fino a 180mila euro in servizi per ciascuno dei vincitori della Call for Ideas, per un totale di 540mila euro. Scadenze il 29 maggio e il 5 giugno
Bioupper, al via la III edizione
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Dopo il successo delle prime due edizioni, Novartis e Fondazione Cariplo lanciano la terza edizione di Bioupper, il programma a sostegno dei giovani talenti che vogliono creare una start up nelle Scienze della vita, e annunciano la collaborazione con Ibm. L’iniziativa, quest’anno, sarà realizzata con Cariplo Factory, il polo di Fondazione Cariplo dedicato a progetti di open innovation, per sostenere le eccellenze della ricerca italiana a sviluppare i propri progetti innovativi anche attraverso l’uso della tecnologia avanzata.

La terza edizione offre novità importanti per ricercatori, startupper e innovatori delle Scienze della Vita: due percorsi paralleli denominati rispettivamente Call for Ideas e Call for Scale. Questa edizione mette in palio fino a 540mila euro in servizi. I tre progetti vincitori della Call for Ideas riceveranno un premio fino a 180mila euro in servizi ciascuno, da investire per lo sviluppo del progetto sul mercato, mentre i vincitori della Call for Scale avranno l’opportunità di esplorare potenziali partnership commerciali.

La Call for Ideas si rivolge a ricercatori, giovani talenti e a tutti coloro che progettano e sognano di tradurre un’idea biotech in impresa, con l’obiettivo di aiutarli a elaborare e presentare progetti innovativi di prodotto o di processo nel campo delle Scienze della Vita. I più meritevoli saranno accompagnati in un percorso personalizzato di accelerazione.

La terza edizione del programma porta, inoltre, il coinvolgimento di una rete molto ampia di acceleratori e incubatori sparsi nel territorio nazionale che realizzeranno il percorso di accelerazione, tra questi: BioUndustry Park, Campania NewSteel, Consorzio Arca, Digital Magics, dpixel, Fondazione Filarete, Fondazione Toscana Life Sciences, I3P, Jcube, Luiss EnLabs, Polihub, Ptp – Science Park.

Una delle novità più significative della terza edizione, pensata proprio per dare un’ulteriore opportunità di sviluppo ai progetti, è la Call for Scale, rivolta a start up in fase post-seed (Trl compreso tra 5 e 8). La Call for Scale si configura come programma di open innovation con il duplice obiettivo di sostenere l’innovazione nel campo delle Scienze della Vita, attraverso la selezione di start up che hanno sviluppato prodotti e servizi già maturi per essere portati sul mercato, e supportare la crescita delle start up italiane attraverso la collaborazione con aziende pubbliche e private operanti nel settore sanitario e ospedaliero.

Le start up selezionate al termine della Call for Scale avranno l’opportunità di presentarsi a un comitato tecnico-scientifico composto da Novartis, Fondazione Cariplo, Ibm e Cariplo Factory. Quelle giudicate a più alto potenziale sosterranno degli incontri one-to-one e avranno accesso al Match-Making Program, un percorso che porterà le start up a relazionarsi con i principali attori del mercato per costruire opportunità di business.

Per partecipare a Bioupper è sufficiente accedere al sito www.bioupper.com e candidare un progetto che rientri in uno degli ambiti di applicazione, entro il 29 maggio per la Call for Scale ed entro il 5 giugno 2018 per la Call for Ideas.

«La terza edizione di Bioupper arriva dopo due anni di successi, che ci hanno spinto a potenziare la formula del programma includendo la collaborazione con Ibm, che crediamo possa dare un contributo fondamentale allo sviluppo di progetti innovativi nel settore delle Scienze della Vita, grazie a un know-how tecnologico d’eccellenza - ha spiegato Pasquale Frega, Country President di Novartis Italia e amministratore delegato di Novartis Farma -. Quest’anno, poi, abbiamo lavorato per rendere la formula del programma ancora più vicina alle esigenze della ricerca italiana, con un’attenzione particolare nei confronti dei territori attraverso la selezione di acceleratori e incubatori che seguiranno da vicino i nostri giovani startupper».


Giuseppe Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo, ha aggiunto: «Le applicazioni e le potenzialità del digitale rappresentano un elemento qualificante della ricerca legata alle Scienze della vita. Il nostro impegno nel progetto Bioupper nasce dall’intento di offrire ai talenti più promettenti e alle start up più innovative il supporto di importanti attori del mercato. Ricerca scientifica, tecnologia e innovazione digitale devono sempre più operare in modo complementare: questa è la metodologia che stiamo sperimentando con la piattaforma Bioupper. I buoni risultati delle due edizioni precedenti ci confermano che stiamo andando nella giusta direzione».

«Con estremo piacere prendiamo parte a questo programma ideato da Novartis e Fondazione Cariplo, che rappresenta uno degli strumenti più interessanti per le startup operanti nel settore delle scienze della vita - ha dichiarato Daniela Scaramuccia, direttore Healthcare & Life Science Ibm Italia -. Ibm conferma il suo impegno a supporto dell'innovazione e della trasformazione digitale, mettendo a disposizione piattaforme tecnologiche e competenze. Crediamo che, soprattutto nel settore della salute, l’innovazione debba essere alimentata attraverso una collaborazione diffusa sul territorio, in risposta ai reali bisogni dei diversi attori coinvolti: dai pazienti ai professionisti e operatori della filiera, dai ricercatori ai caregiver a tutta la comunità».

A spingere Novartis e Fondazione Cariplo a proseguire nello sviluppo dell’iniziativa è stato, tra gli altri, il grande successo realizzato negli anni passati. La seconda edizione di Bioupper ha raccolto oltre 150 candidature, il 30% in più rispetto alla prima del 2015, e dalla sua nascita ad oggi la formula del programma ha prodotto numeri particolarmente significativi per il campo delle Scienze della vita. Il 70% dei progetti finalisti delle prime due edizioni ha raccolto investimenti per un totale di oltre 2,2 milioni di euro, provenienti da grant, investitori privati e venture capitalist. Il 55% dei team si è costituito in impresa, mentre il 45% sta continuando la fase di sviluppo del proprio prodotto. Il 65% dei partecipanti, infine, ha stretto partnership commerciali e di co-sviluppo.

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