giovedì 12 giugno 2014
La Banca centrale europea pronta a «strumenti non convenzionali» contro i rischi della bassa inflazione. All'Italia: «Necessario accrescere sforzi di risanamento».
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Nell'Eurozona è in atto una "graduale ripresa, pur essendo in certa misura più debole delle attese". Lo si legge nel bollettino Bce, secondo cui "sebbene dai mercati del lavoro provenga qualche ulteriore segnale di miglioramento, la disoccupazione resta elevata". Il Consiglio Bce è "unanime nel suo impegno a ricorrere anche a strumenti non convenzionali, nel quadro del proprio mandato, qualora si rendesse ancora necessario affrontare rischi connessi con un periodo di bassa inflazione eccessivamente prolungato". Lo si legge nel bollettino Bce.Il rischio di deflazione nell'Eurozona "sembra remoto allo stato attuale" scrive la Bce, aggiungendo che "il protrarsi di tassi d'inflazione positivi ma bassi potrebbe essere, in determinate circostanze, fonte di timori e richiedere un'appropriata risposta in termini di politica monetaria".Per l'Italia è "importante accrescere gli sforzi di risanamento del paese per assicurare sufficienti progressi verso l'obiettivo di bilancio di medio termine e l'osservanza del parametro per il debito, con la priorità di imprimere uno stabile andamento discendente al cospicuo debito in rapporto al Pil". È la raccomandazione contenuta nel bollettino mensile della Bce. Ricordando che l'Italia è uno dei membri dell'Eurozona che ha "conseguito una correzione sostenibile dei disavanzi eccessivi" insieme a Finlandia, Germania e Lettonia, la Bce sottolinea come Roma abbia "rinviato il conseguimento dell'obiettivo di bilancio di medio termine dal 2014 al 2016". "Nel 2014 l'intervento strutturale pianificato è inferiore ai requisiti stabiliti dal meccanismo preventivo del Patto di Stabilità e Crescita", osserva Francoforte, "mentre sarebbe sostanzialmente conforme nel 2015"
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