giovedì 10 marzo 2016
​La Banca centrale europea sorprende tutti nel tentativo di ridare slancio alla zona euro. Reazioni positive dei mercati. Tassi a zero, ma non solo.
COMMENTO Ultimatum ai governi (Massimo Calvi)
Bce, 4 mosse di Draghi l'economia europea
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Un pacchetto di nuove misure senza precedenti, in quattro mosse, che appare decisamente sopra le attese dei mercati. A sorpresa il consiglio direttivo della Bce, la Banca centrale europea, ha tagliato il tasso principale d'interesse, fermo da mesi a 0,05%, portandolo a zero dopo che era stato detto che il livello raggiunto fosse invalicabile. Scende anche il tasso sui prestiti marginali (a 0,25%). Un fatto non previsto dai soliti esperti, fatto che dimostra la capacità del presidente Mario Draghi e del suo staff di muoversi fuori del coro dei soliti economisti, che ha fatto subito prendere quota alle Borse. Con il nuovo pacchetto di misure di stimolo monetario la Bce punta a "un ulteriore allentamento delle condizioni finanziarie, a stimolare il credito e rinforzare" la ripresa. Lo ha spiegato il presidente della Bce. Mario Draghi ha anche reso noto che nelle nuove stime macroeconomiche degli analisti della Bce è stato operato un "leggero ribasso" sull'andamento del Pil dell'Eurozona, previsto in crescita dell'1,4% nel 2016, per crescere dell'1,7% l'anno prossimo e dell'1,8% nel 2018. Ma il taglio a quota zero del tasso principale d'interesse è solo la prima delle quattro mosse per tentare di rimettere in movimento la debole economia europea, guidata da una politica economica rigorista e un po' miope, molto tesa ai conti e poco allo sviluppo. I paesi dell'Eurozona, infatti, devono "rispettare le regole di bilancio" europee, ma "tutti i paesi devono puntare su un mix di condizioni di bilancio più accomodanti", ha ricordato Draghi, secondo il quale la Bce non può fare tutto il "lavoro pesante". La seconda mossa è un taglio del tasso sui depositi a -0,40%, questo atteso dai mercati. Ma il quantitative easing, a partire da aprile, accelera decisamente dai 60 miliardi di titoli acquistati mensilmente a 80 miliardi: i mercati si aspettavano in media 70 o 75 miliardi. La terza mossa, pure a sorpresa, di cui si parlava da tempo ma senza segnali concreti è che la Bce ora acquisterà anche bond delle aziende non bancarie purché abbiano un rating con livello d'investimento (cioè non speculativo). Infine, è la quarta mossa, la Bce da giugno lancia un pacchetto di quattro prestiti Tltro alle banche: presterà liquidità illimitata agli istituti che fanno credito all'economia. E per la prima volta il tasso su questi prestiti sarà non più il tasso principale ma il tasso sui depositi, quindi negativo: in pratica la Bce pagherà alle banche che ricevono un prestito un tasso dello 0,40%. Le reazioni dei mercati Cambi delle monete, euro in calo. Subito dopo la decisione della Bce l'euro è sceso sotto quota 1,09 dollari dopo il taglio dei tassi deciso dalla Bce. La moneta europea è scivolata a 1,0850 dollari. Ma ha perso anche sul rublo, scendendo sotto i 76 rubli alla borsa di Mosca. Borse europee, impennata. Reazioni fortemente positive si sono registrate in tutte le Borse europee. In particolare a volare sono state le banche. A Milano in mattinata Unicredit balza dell'8%, Intesa del 6,6%, Mps del 5,4%, Bpm del 4,5% e Mediobanca del 5,1% mentre sono sospese Bper e Ubi Banca. Cala lo spread. Anche lo spread tra Btp e Bund ha risentito delle scelte della Bce ed è sceso sotto la soglia dei 110 punti base subito dopo che la Bce ha tagliato i tassi e annunciato l'ampliamento del Quantitative easing (Facilitazione quantitativa, ovvero il termine con cui si designa una delle modalità con cui avviene la creazione di moneta da parte di una banca centrale).
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