giovedì 3 dicembre 2009
La Banca Centrale Europea rivede le stime per il 2010 al rialzo rispetto allo scorso settembre, anche per l'inflazione. Trichet: «Alcuni dei fattori che aiutano la ripresa hanno però una natura temporanea. La ripresa sarà irregolare». I tassi rimangono fermi al minimo storico dell'1%. L'appello ai governi: «Tornare a bilanci sostenibili».
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Lo staff della Bce si aspetta per la zona euro una crescita del Pil negativa nel 2009 compresa fra -4,1/-3,9%, mentre le stime relative al 2010 sono in uno spettro compreso fra +1,1/1,5%. Le proiezioni sono state riviste al rialzo rispetto alle stime precedenti che risalgono allo scorso settembre, quando l'istituto centrale vedeva il Pil del 2009 fra -4,4% e -3,8% e quello del 2010 fra -0,5% e +0,9%. Per il 2011 vede un Pil a +0,2/2,2%. I dati sono stati resi noti da Trichet dopo la decisione del board di mantenere i tassi di riferimento al minimo storico dell'1,0%. Gli economisti della Banca centrale europea hanno rialzato anche le loro previsioni trimestrali sull'inflazione di Eurolandia. Per il 2009 - ha detto il presidente della Bce Jean-Claude Trichet - si aspettano ora un tasso dello 0,3%, per il 2010 fra +0,9% e +1,7%. Le 'staff projections' di settembre indicavano un'inflazione compresa fra +0,2 e +0,6% per il 2009, e fra +0,8 e +1,6% per il 2010. La Bce comunque si aspetta che l'economia dell'area euro cresca a un passo moderato nel 2010. "Alcuni dei fattori che aiutano la ripresa - ha detto ancora Trichet - hanno una natura temporanea" e la ripresa sarà "irregolare" e lo scenario "incerto".Trichet: i governi tornino presto a bilanci sostenibili. I governi europei devono tornare rapidamente a bilanci sostenibili. Lo sostiene il presidente della Bce Jean Claude Trichet. "Continuiamo - dice - a incoraggiare i governi a prendersi cura delle loro politiche di bilancio e a tornare rapidamente a un passo sostenibile, come ho già detto, in alcuni casi nel 2010 e in tutti i casi nel 2011. Mi auguro che queste decisioni verranno implementate".L'appello alle banche. La riduzione del credito alle imprese non finanziarie dipende innanzitutto "da una domanda di credito meno dinamica dovuta alla profondità della crisi", così Jean-Claude Trichet, presidente della Bce, rispondendo a una domanda sulla contrazione del credito alle imprese. "Noi continuiamo a chiedere alle banche commerciali di fare il loro mestiere, non vogliamo che nascano anche dei problemi dal lato dell'offerta di credito" ha spiegato Trichet. Il numero uno della Bce ha detto che invece si notano segnali positivi nel credito alle famiglie, anche sui mutui immobiliari.
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