giovedì 12 gennaio 2012
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​La Banca centrale europea ha confermato il tasso di riferimento al termine del Consiglio mensile di politica monetaria di oggi. Il presidentte Mario Draghi ha evidenziato nella consueta conferenza stampa post meeting come la maxi-iniezione di liquidità low-cost a tre anni stia aiutando concretamente il sistema bancario della zona euro, sostenendo la fiducia nell'economia del blocco che sta mostrando un qualche segno di stabilizzazione.«L'estensivo ricorso alla prima asta di finanziamento triennale da parte delle banche indica che le nostre misure non standard stanno fornendo un contributo sostanziale a migliorare la situazione del funding» ha detto l'inquilino dell'Eurotower.Dopo i due tagli consecutivi di 25 punti base che hanno inaugurato l'era Draghi, il Consiglio ha deciso all'unanimità di mantenere il costo del denaro stabile al minimo storico dell'1%, in linea con le attese del mercato. Invariati rispettivamente allo 0,25% e all'1,75% i tassi sui depositi e sui prestiti overnight. Dei 66 economisti interpellati da Reuters in un sondaggio concluso la scorsa settimana, 56 si erano espressi per una conferma dei tassi di riferimento da parte di Francoforte.Secondo l'istituto centrale di Francoforte, l'inflazione è destinata a rimanere oltre il 2% per diversi mesi, prima di scivolare sotto tale soglia e le pressioni sui prezzi nella zona euro dovrebbero restare moderate."Le informazioni che sono diventate disponibili dall'inizio di dicembre confermano largamente la nostra precedente valutazione. L'inflazione probabilmente si manterrà sopra il 2% per diversi mesi prima di scendere sotto il 2%" ha detto il governatore.A determinare il declino dei prezzi sotto il 2%, soglia target della Bce per la stabilità dei prezzi, sarà il rallentamento della crescita economica nella zona euro, sui cui pesano la crisi del debito e una crescita globale inferiore alle attese, unitamente a pressioni modeste dal lato della domanda.«I salari e le pressioni sui prezzi dovrebbero tenersi a livelli modesti e il tasso d'inflazione dovrebbe muoversi in linea con la stabilità dei prezzi», ha aggiunto Draghi. «Le prospettive economiche restano soggette a elevata incertezza e sostanziali rischi al ribasso», ha affermato il governatore.
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