venerdì 19 dicembre 2014
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L'amministratore delegato di Apple, Tim Cook, si è detto «profondamente offeso». E il resto della catena di comando dell'azienda ha fatto lo stesso. Tutta colpa di un'inchiesta della Bbc che ha dimostrato come Apple abbia nuovi e seri problemi di sfruttamento fra i suoi fornitori cinesi. Insomma, nonostante gli sforzi profusi nell’ultimo biennio per migliorare le condizioni di lavoro nella catena di produzione, le cose sarebbero purtroppo molto lontane da una soluzione.La Bbc ha monitorato le condizioni delle catene di produzione dell'iPhone 6, mostrando delle violazioni di rilievo alla Pegatron. Nonostante Apple abbia richiesto che tutti gli straordinari siano volontari, le cose sarebbero molto diverse. Molti lavoratori sono costretti a turni anche di 16 ore, tanto da essere costretti a dormire direttamente sulle linee di produzione durante i brevi momenti di pausa. Non solo.Dalle immagini girate di nascosto, inoltre, si apprende come agli assunti vengano sottratti al momento dell'assunzione i documenti di identità «così da avere più fedeltà da parte dei lavoratori». Diffile dire se la colpa di tuto questo sia di Apple o dei suoi fornitori, ma in rete è scoppiato un mezzo finimondo.«Non siamo a conoscenza di altre compagnie che stiano facendo tanto quanto Apple ­ ha commentato l'azienda - per assicurare condizioni di lavoro eque e sicure. Lavoriamo con i fornitori e vediamo continui e significativi miglioramenti, ma sappiamo come il nostro lavoro non sia mai finito». Dopo le scuse, l'affondo contro l'autore dell'inchiesta: «il giornalista della Bbc lascia intendere che Apple non stia migliorando le condizioni lavorative. Niente può essere più lontano dalla verità».
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