mercoledì 11 settembre 2013
Lo ha detto il presidente della Commissione Ue nel suo discorso sullo Stato dell'Unione davanti alla plenaria del Parlamento europeo. Disoccupazione inaccettabile, Ue acceleri riforme strutturali. Ora vera unione politica dell'Europa.
Confindustria: recessione finita, ma ripresa lenta 
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Dall'inizio della crisi "è stato fatto molto" nella Ue, "bisogna riconoscerlo" anche se "la crisi non è finita" e non si deve "cedere all'autocompiacimento". Lo ha detto il presidente della Commissione José Manuel Barroso, nel suo discorso sullo Stato dell'Unione davanti alla plenaria del Parlamento europeo. Ricordando la ripresa del Pil, ha indicato che "l'export rappresenta il 33% del Pil, livello mai raggiunto da quando c'è l'euro". "La ripresa è vicina", ha aggiunto invitando a "non sopravvalutare i risultati positivi, ma nemmeno a sottovalutarli" perché "un bel trimestre non significa che siamo fuori da tempesta, ma che siamo sulla strada giusta". La Ue deve "accelerare il ritmo delle riforme strutturali", ha detto il presidente della Commissione europea. Prima della fine del suo mandato José Manuel Barroso presenterà un bozza per "una vera unione politica dell'Europa". Lo ha detto il presidente uscente della Commissione. Dopo aver ammesso che "l'Europa non è perfetta" ha lanciato un appello agli euroscettici: "Non voltate le spalle all'Europa, miglioratela". La disoccupazione in Europa è "economicamente e politicamente insostenibile e socialmente inaccettabile".
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