martedì 16 dicembre 2014
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È il primo caso di cucina mobile promossa dalla Protezione civile insieme con una grande azienda alimentare. L’esigenza è quella di portare in modo tempestivo un piatto caldo a persone colpite da calamità naturali (terremoti, frane, smottamenti) attraverso una struttura snella di primo soccorso.  L’iniziativa è frutto della collaborazione tra il Comitato provinciale della Protezione civile di Parma e il gruppo Barilla (hanno contribuito con piccoli contributi anche Number 1 e Risogallo). In particolare, a partire da un vecchio camion, è stata preparata una cucina mobile per poter intervenire velocemente in luoghi colpiti da dissesti naturali (al massimo a quattro ore dalla chiamata). Si prefigge di garantire, al manifestarsi di emergenze, la preparazione e somministrazione di alimenti nelle prime 72 ore (fase acuta) sia ai volontari di Protezione civile impegnati che alla popolazione colpita dalla calamità: è possibile  garantire la produzione di circa 500 pasti caldi in breve tempo. Oltre al camion cucina, la colonna mobile è dotata di un 'modulo' dedicato a persone celiache e un campo tendato che possa essere un luogo di supporto e aiuto per le popolazioni colpite dal disagio.  Il progetto è stato fortemente supportato dalla famiglia Barilla che da sempre segue i rapporti del gruppo con la Protezione civile. «Nel 2009 a seguito del terremoto dell’Aquila, è nata una collaborazione intensa tra Barilla e la Protezione civile – spiega Paolo Barilla, vice presidente del gruppo –. Siamo andati a trovare volontari e persone colpite dal terremoto in Abruzzo e nel 2010 abbiamo partecipato all’inaugurazione della Cittadella scolastica di San Demetrio ne’ Vestini, dove abbiamo contribuito alla costruzione della nuova palestra. Questo impegno fa parte della storia della nostra impresa. Lo abbiamo ereditato dal nonno e da nostro padre: erano molto attenti ai bisogni delle persone e del territorio». Nel 2012, dopo il sisma che ha colpito Mirandola, Barilla si è messa in prima fila nella realizzazione immediata di una cucina all’interno dei campi di Rovereto di Novi e nella fornitura di prodotti. Al termine dell’emergenza Barilla si è proposta anche per supportare la ricostruzione di un edificio scolastico a Mirandola.

Il camion prima della "trasformazione"Oltre al contributo economico per la realizzazione della colonna mobile, la vera novità del progetto è data dagli 'angeli' Barilla. I dipendenti del gruppo, infatti, sono stati coinvolti in un corso di formazione per diventare volontari base della Protezione civile e per contribuire, qualora ce ne sarà necessità, al funzionamento della colonna. Finora circa 80 persone hanno partecipato a cinque giornate di formazione. «Siamo molto orgogliosi – conclude Paolo Barilla – dell’adesione entusiasta dei nostri dipendenti. Tutto è coerente con i nostri valori. Continueremo a portare avanti i nostri progetti, compreso il sostegno alla comunità di don Paolo a Baranzate, nel Milanese, che coinvolge 54 etnie. Il nostro scopo è di operare il bene in maniera efficace, in modo da renderlo un modello apprezzabile e da imitare, così da poter arricchire il Paese». 

La cucina mobile in via di allestimentoLa colonna mobile sarà presentata mercoledì 17 dicembre in Largo Calamandrei, presso il Barilla Center a Parma, in una giornata dedicata a promuovere il mondo del volontariato.
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