giovedì 20 luglio 2017
L'avviso è stato pubblicato sul sito della Fondazione Matera-Basilicata 2019. Previste quattro forme di partecipazione: partner ufficiale, fornitore ufficiale, partner di eventi, fornitore di eventi
Una panoramica di Matera, Capitale europea della cultura  nel 2019

Una panoramica di Matera, Capitale europea della cultura nel 2019

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La cultura è sempre più occasione di investimento qualificato. Per questo il prossimo grande evento che l’Italia propone è così interessante per le imprese: si tratta di Matera 2019, l’appuntamento con la Capitale europea della cultura, che arriva in Italia dopo 15 anni e tornerà solo nel 2033. Si svolgerà nel capoluogo lucano - ormai da mesi al centro di uno sviluppo turistico senza pari - e vedrà protagonisti centinaia di artisti, scienziati, operatori culturali che per 12 mesi animeranno una delle città più antiche al mondo.

Per chi vorrà investire in un progetto di tale portata, esiste un bando che è stato illustrato oggi a Roma, alla Lanterna di Fuksas di via Tomacelli durante l’evento Matera 2019, Capitale del Futuro. Dove investire è cultura. Il bando è stato pubblicato sul sito della Fondazione Matera-Basilicata 2019 nella sezione “Bandi e avvisi” (http://www.matera-basilicata2019.it/it/amministrazione-trasparente/bandi-e-avvisi.html); possono partecipare gli operatori economici che intendano contribuire al programma culturale con contributi in denaro o in natura attraverso quattro forme di partecipazione: partner ufficiale, fornitore ufficiale, partner di eventi, fornitore di eventi. La Fondazione offre ai partner e fornitori una piattaforma europea nella quale ciascuno può perseguire i propri obiettivi strategici ed accedere a benefici volti all'incremento della propria visibilità, al supporto dei propri vantaggi competitivi e allo sviluppo delle opportunità di business.

Per il 2019 sono in calendario quattro grandi mostre, 50 progetti originali e la creazione di un network che vedrà coinvolte numerose città italiane ed europee. Matera 2019 sarà una macchina creativa dalla veste digitale, il primo grande evento internazionale che l’Italia offre all’Europa e al mondo dopo Expo 2015. Gli eventi culturali in programma porteranno nella città lucana non meno di un milione di persone. Un numero che si innesta in una favorevole congiuntura, visto che la Basilicata è la regione del Mezzogiorno in cui la ripresa è più forte, e in un contesto in cui, a dispetto dei luoghi comuni, Matera si pone come hub delle eccellenze di un Sud preparato e capace, in una rete di collaborazione che coinvolge anche Crotone, Lecce e Napoli. Il budget dell’evento è pari a 52 milioni di euro, che sommato agli investimenti in opere pubbliche connesse, pari a circa 200 milioni di euro, potrà generare un ritorno superiore a un miliardo di euro sul territorio in quattro anni.

«Matera riuscirà a cogliere tutte le opportunità che la designazione a Capitale europea della cultura 2019 porta con sé - ha dichiarato Dario Franceschini, ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo -. Un percorso impegnativo ricco di possibilità per l'intera regione che richiede programmazione, sinergie tra pubblico e privato, sforzi da parte di tutti gli attori della filiera culturale e dell’industria creativa. L'evento è sinonimo di identità e di vocazione del territorio, proprio quello su cui una regione come la Basilicata può mettere in campo per il proprio sviluppo e per la crescita dell’Italia».

«La Basilicata può e deve continuare a capitalizzare questo momento propizio per porre le basi per lo sviluppo – ha sottolineato Marcello Pittella, presidente della Regione Basilicata -. Il buono stato di salute dell'economia lucana, come recentemente testimoniato anche dagli ultimi dati Istat che segnalano una riduzione della povertà del 4%, insieme agli investimenti della programmazione regionale e alle misure contenute nel decreto Sud varato dal governo, consegnano un quadro favorevole per attrarre investimenti importanti. In questo contesto Matera 2019 dev'essere attrattore per la sua capacità di essere acceleratore di comunicazione».

«Le aziende che vorranno sostenere il progetto Matera 2019 - ha commentato Aurelia Sole, presidente della Fondazione Matera-Basilicata 2019 - avranno una straordinaria visibilità e troveranno un luogo di persone capaci, disponibili, in grado di lavorare insieme a loro per costruire progetti fortemente innovativi. I finanziamenti messi a disposizione da Regione Basilicata, governo nazionale e Comune di Matera insieme ai contenuti già strutturati garantiscono solidità al progetto, con un’eredità che andrà oltre il 2019».

Per il direttore della Fondazione Matera 2019, Paolo Verri, «già durante la fase di candidatura Matera ha registrato una visibilità straordinaria che ha portato ad una crescita del turismo pari al 154%, diventando una delle mete più note e visitate d’Italia». Secondo Verri «questo trend crescerà ancora con l’anno da Capitale europea della cultura e con investimenti in comunicazione mirati a target nazionale ed europei. Dal 19 gennaio al 20 dicembre attendiamo oltre 700mila visitatori unici, un milione di presenze alle attività proposte, una visibilità media nazionale ed europea pari a oltre 150 milioni di contatti. Ma l’evento sarà preceduto già nel 2018 da molte attività promozionali in lodo e in giro per l’Italia e per l’Europa. Inoltre, grazie alla nostra strategia social già molto apprezzata prima di diventare capitale, coinvolgeremo al meglio i visitatori non solo per informare il pubblico digitale ormai in crescita esponenziale ma renderlo partecipe all’evento con esperienze qualitative. Perché Matera offrirà una cultura del tutto nuova, fatta a partire dai bisogni e dalle competenze dei cittadini, ricca di valori sociali, di esperienze collettive. Elementi di autenticità che sono i più ricercati sia dal pubblico che dalle imprese».

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