lunedì 3 febbraio 2014
Lo ha affermato il governatore  secondo cui le riserve «non appartengono» alle banche partecipanti al capitale e il patrimonio «resta invariato».
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"La Banca d'Italia era e resta un istituto di diritto pubblico" e non "è stato fatto un regalo alle banche". Lo ha affermato il governatore Ignazio Visco secondo cui le riserve "non appartengono" alle banche partecipanti al capitale e il patrimonio "resta invariato".I 7,5 miliardi della rivalutazione delle quote della Banca d'Italia "non sono soldi pubblici che si trasferiscono dal contribuente, dallo Stato, alle banche". È quanto ha sottolineato il governatore nel corso di un incontro con la stampa, in seguito alle polemiche suscitate dall'approvazione del decreto legge. "Né lo Stato né i contribuenti sborsano alcunché per questa riforma - ha aggiunto Visco - il patrimonio della Banca resta intatto"."Il timore che lo Stato comunque ci rimetterà perché incasserà meno soldi ogni anno dalla Banca d'Italia è infondato - si legge in un documento di chiarimento della Banca d'Italia - nasce dal non prendere in considerazione tutte le variabili in gioco".
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