giovedì 13 aprile 2017
Biglietti introvabili per U2 e Coldplay, il Garante sanziona Ticketone, che annuncia ricorso al Tar, e i siti di secondary ticketing Viagogo, Ticketbis, Mywayticket e Seatwave. Esultano i consumatori
La band irlandeee degli U2: i biglietti dei loro concerti hanno raggiunto prezzi folli sul mercato secondario

La band irlandeee degli U2: i biglietti dei loro concerti hanno raggiunto prezzi folli sul mercato secondario

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Un primo duro colpo al bagarinaggio online arriva dall’Antitrust: oggi l'autorità ha comminato multe per complessivi 1,7 milioni a TicketOne, leader della vendita online dei biglietti dei concerti, e ai siti Viagogo, Ticketbis, Mywayticket e Seatwave specializzati in rivendita dei biglietti nel mercato secondario. Ovvero il cosiddetto secondary ticketing contro cui da mesi si sono schierati alcuni fra i maggiori organizzatori di concerti italiani, la Siae e le associazioni dei consumatori. In pratica, ieri si sono concluse cinque istruttorie apertesi a ottobre scorso, su alcuni tra i maggiori eventi in programma in Italia negli ultimi anni, come i concerti di One Direction, Foo Fighters, Red Hot Chili Peppers, Bruce Springsteen, Renato Zero, Adele, David Gilmour, Coldplay, U2 ed Ed Sheeran.

«Il caso in questione è stato originato da numerose segnalazioni in cui veniva lamentato un repentino esaurimento dei biglietti sul mercato primario e la contestuale vendita degli stessi sul mercato secondario dove risultavano venduti a prezzi maggiorati» spiega l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Prezzi a volte decuplicati, con buona pace dei tanti fans gabbati mentre cercavano di acquistare i biglietti sui siti ufficiali. Un enorme affare se si considera che il mercato della musica dal vivo nel mondo vale 8 miliardi di dollari e in Italia (dati Siae) è superiore al mezzo miliardo di euro, se guardiamo al 2015 e ai primi sei mesi del 2016.


L’Antitrust ha quindi comminato una multa di un milione di euro perché «responsabile di una pratica commerciale scorretta» a Ticketone Spa, che dal 2002 è titolare di una esclusiva per il canale online dei principali eventi che scadrà però il prossimo agosto. Per il garante «è risultato che Ticketone, malgrado fosse tenuto contrattualmente a predisporre misure antibagarinaggio, non ha adottato efficaci misure dirette a contrastare l’acquisto di biglietti attraverso procedure automatizzate (i cosiddetti boot, ndr), né ha previsto regole, procedure e vincoli diretti a limitare gli acquisti plurimi di biglietti, né ha effettuato controlli ex post diretti ad annullare tali acquisti plurimi».
Pratiche commerciali scorrette, per l’Antitrust, anche quelle dei principali operatori di secondary ticketing (Viagogo, Ticketbis, Mywayticket e Seatwave) multati complessivamente per 700mila euro per la carente o intempestiva informazione in ordine a diversi elementi essenziali di cui il consumatore ha bisogno per assumere una decisione consapevole di acquisto). TicketOne replica che le accuse sollevate dall’Antitrust «sono inconsistenti e fondate su una incompleta e fuorviante interpretazione dei fatti» e annuncia di aver già fatto ricorso dinanzi al Tar Lazio, fiduciosa che la decisione dell’Agcm non sarà confermata dal Tribunale Amministrativo. Esultano invece le associazioni come Altroconsumo («fieri delle sanzioni Antitrust su un comportamento illeggittimo») e Codacons. «L’Antitrust ha accolto le nostre richieste e ha riconosciuto la violazione dei diritti dei consumatori - spiega il presidente Codacons Carlo Rienzi - Chiediamo ora l’oscuramento dei siti web che relizzano il bagarinaggio online»

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