sabato 17 marzo 2018
Per Riccardo Tavola, Edu Market specialist di Acer, Cybersecurity, Digital & Social Marketing sono solo alcune delle aree di investimento delle imprese
Aziende a caccia di competenze digitali
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«Guardando all’attuale mondo del lavoro, si stima che il 20% delle imprese in Europa abbia nel 2016 e nel 2017 assunto lavoratori specializzati in It, tendenza che mi aspetto continui anche nel biennio 2018-19. Cybersecurity, Digital & Social Marketing sono solo alcune delle nuove importanti aree di investimento per le imprese dove la digitalizzazione e la tecnologia ricoprono un ruolo predominante; di sicuro siamo già all’interno della Quarta Rivoluzione Industriale e, probabilmente, gli studenti che oggi intraprendono il percorso di studio, vivranno la Quinta. Un fattore comune che sta caratterizzando l’evoluzione nel mondo del Commercio e dell’Industria è sicuramente la crescente interazione tra “uomo e macchina”, per questo motivo Acer a tutti i livelli dell’organizzazione, sta investendo risorse ed energie per supportare il mercato Educazionale con soluzioni dedicate e con un continuo lavoro di ricerca e sviluppo per rimanere pronta alle mutevoli richieste della Scuola e dei suoi attori, studenti e docenti». La riflessione di Riccardo Tavola, Edu Market specialist di Acer, avviene nel corso della Milano Digital Week (che si chiude domani) e in vista della All Digital Week (che si tiene in Europa dal 19 al 25 marzo). Due appuntamenti che vogliono divulgare la cultura digitale in tutti gli ambiti della vita quotidiana e far comprendere le grandi occasioni di lavoro offerte dall'innovazione.

Ma esiste una stima dei potenziali occupati? «Non siamo in possesso di dati certi - spiega il manager - ma avendo la fortuna nella nostra Divisione dedicata al mondo Commercial di dialogare quotidianamente con il mondo della pmi e del Corporate Business, oltre che della scuola chiaramente, abbiamo maturato la consapevolezza che la domanda di competenze è attuale e in crescita. L’Italia, secondo uno studio di settembre 2017 è solo 18esima tra i Paesi membri dell'Unione Europea nel grado di preparazione al mondo Industria 4.0, questo rappresenta una enorme opportunità nella corsa per l’attualizzazione delle competenze degli attuali e futuri lavoratori, oltre che una sfida sociale che abbraccerà la scuola nei percorsi formativi sin da subito».

Spesso non c'è carenza di formazione, bensì una scarsa diffusione di competenze digitali strutturate. All’interno del variegato mondo dei docenti ci sono molti e illustri menti che stanno già da anni lavorando e istruendo i ragazzi alla robotica, al pensiero computazionale e al digitale in generale. Quello che su cui si sta discutendo e cercando di porre rimedio è il tema di come creare processi didattici d’apprendimento validi, replicabili e strutturati, che possano migliorare la scuola Italiana e non creare pochi, purtroppo, centri e poli di eccellenza formativa. Gli investimenti e gli sforzi comunicativi che il ministero, associazioni di formatori affiancati da alcune aziende come Acer, vanno proprio nella direzione di fluidificare la diffusione delle metodologie didattiche innovative e di vincere le resistenze.

«Sicuramente l’alternanza scuola lavoro è uno dei progetti che meglio hanno permesso la reciproca comprensione dei bisogni di formazione - sottolinea Tavola -. Gli studenti e i docenti hanno potuto toccare con mano anticipatamente quali potessero essere le primarie attitudini e competenze che il mondo del lavoro reclama ai nuovi lavoratori, a tutti i livelli. Un altro aspetto a nostro parere fondamentale è promuovere la formazione ai formatori, sono i docenti che grazie alle loro competenze possono accendere e sostenere le passioni degli studenti ad un uso consapevole della tecnologia, limitandone gli abusi o i cattivi comportamenti. Non da ultimo, un aspetto che tocca primariamente all’industria, saper valorizzare i nostri prodotti, specialmente quelli dedicati al mondo Educational; non banali “computer”, ma vere e proprie soluzioni integrate a software didattici che possono agevolare i percorsi formativi. Sono un profondo amante del ruolo del Docente, non lo faccio di mestiere, anche se nella vita privata svolgo da anni formazione nel mondo del soccorso Extraospedaliero. Il consiglio che darei loro è di fare tesoro di quanto hanno imparato nel percorso didattico, dell’esperienza del lavoro di gruppo, della passione per il risultato, ma soprattutto del percorso che si fa ogni giorno per raggiungerlo. Questo serve a rinforzare ora e nel futuro un concetto che ritengo un assioma: il protagonista nel mondo dell’Ict e Iot è e rimarrà l’essere umano; la macchina per quanto perfezionabile ed innovativa è al servizio delle nostre istruzioni ed inclinazioni. Lo dico perché quanto penso è fondamentale per sconfiggere la diffidenza verso la robotica, esaltare l’utilità della Digitalizzazione e non da ultimo aumentare la consapevolezza al “buon uso della tecnologia”».

Intanto la Fondazione Mondo Digitale porta l’esperienza della Milano Digital Week anche in Europa con la campagna “All Digital Week”, promossa da All Digital, l’organizzazione che rappresenta le più importanti reti europee che operano con le nuove tecnologie. La campagna, dal 19 al 25 marzo, valorizza l’impegno di enti, istituzioni, organizzazioni e centri di ricerca nella diffusione delle competenze digitali, soprattutto tra i più giovani. Insieme a Ervet e Regione Emilia Romagna, altri partner nazionali dell’iniziativa europea e in rete con organizzazioni di prestigio, come Stati Generali dell’Innovazione e Aica, la campagna arriva in Italia con numerosi workshop ed eventi di sensibilizzazione per tutte le età.


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