martedì 26 settembre 2017
Sono oltre 203mila gli incaricati alle vendite: +16% rispetto al 2016. Alimentare-nutrizionale e cosmetica i settori trainanti
Occupazione da record nel primo semestre 2017
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Sono 38 le aziende associate, con un fatturato di oltre 361milioni di euro e più di 203mila incaricati alle vendite: questi i numeri relativi alla vendita diretta registrati nei primi sei mesi del 2017 da Avedisco, Associazione vendite dirette servizio consumatori. Dopo un primo trimestre più che positivo, l’andamento si conferma solido grazie a un fatturato che aumenta del +9,21% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Particolarmente interessanti sono i dati riguardanti il valore occupazionale: sono oltre 203mila gli italiani che hanno scelto la vendita diretta come professione, oltre +16% rispetto al 2016. Dato rilevante che dimostra come questo modello di business risulti vincente nel promuovere e incoraggiare l’imprenditorialità nel nostro Paese.

Andando nel dettaglio, a trainare la compagine è il settore Alimentare-nutrizionale che, con oltre 273 milioni di euro di fatturato, ha ottenuto un incremento di quasi l’11%. Forte dinamicità anche per “Cosmesi e accessori moda” che cresce di oltre +4% per oltre 31 milioni di euro, seguito da “Casa beni Durevoli” con oltre 20 milioni di euro e una percentuale di crescita di quasi +7%, a dimostrazione di come i Consumatori cerchino sempre di più una consulenza personalizzata.

«La vendita diretta è un sistema ormai consolidato in tutto il mondo – afferma Giovanni Paolino, presidente di Avedisco -. In particolare negli ultimi anni ha assunto un valore strategico nell’economia italiana poiché risponde appieno ai bisogni dei consumatori che, come rilevato dalle nostre indagini, continuano ad essere soddisfatti dalla consulenza personalizzata offerta dagli Incaricati alle Vendite e dalla qualità dei prodotti commercializzati. In un periodo particolarmente difficile per il mercato del lavoro, inoltre, questo modello di business ha rappresentato e continua a rappresentare una reale opportunità per gli Italiani: chiunque può approcciarsi a questa attività senza bisogno di grandi investimenti o particolari titoli di studio, quello che conta è la forza di volontà e la capacità di mettersi in gioco meritando il successo sul campo».

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