martedì 28 ottobre 2014
​Sessantadue vetture circolanti ogni 100 abitanti, più di Germania e Inghilterra. Roma la città più trafficata (71), il doppio rispetto a Londra, Berlino e Madrid
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L'Italia è, tra i principali paesi europei, quello con la maggiore densità di auto circolanti. Se si escludono infatti Lussemburgo e Malta, gli unici dell'Ue che hanno un tasso di motorizzazione privata più elevato (rispettivamente 711 e 624), nel 2012 le autovetture circolanti in Italia erano 62,1 ogni 100 abitanti, contro le 53,1 della Germania, le 49,8 del Regno Unito, le 49,7 della Francia, le 48,1 della Spagna.
 
E' quanto emerge dallo studio della Fondazione "Filippo Caracciolo" dell'Aci in cui si sottolinea che l'elevata densità di auto circolanti in Italia è ancora più evidente per le singole città. Roma, in particolare, con un tasso di 71 vetture ogni 100 abitanti, è al top sia rispetto alle altre città italiane (Milano 57, Napoli 56), sia rispetto alle altre capitali europee (Parigi 45, Barcellona 41, Londra 36, Berlino 35, Madrid 32).
Il tasso di Madrid, in particolare, risulta inferiore anche a quello di Genova, città italiana che riporta il più basso numero di autovetture per abitante (47 per 100 abitanti). Lo studio analizza poi l'evoluzione del parco circolante negli ultimi dieci anni, cresciuto dal 2003 al 2013 del 12,59%. L'incremento più consistente si è registrato per i veicoli a due ruote (+48,12%), mentre gli autobus sono cresciuti appena del 6,31% e le autovetture del 7,73%.
 
Sempre nel decennio sono cresciute le vetture alimentate a gasolio (oggi al 40%), marginale è la quota di veicoli ad alimentazione mista, mentre è ancora irrilevante la quota di veicoli alimentati con motore elettrico-ibrido. Riguardo invece l'età del parco ed al loro impatto ambientale, mentre nelle regioni del Nord le autovetture Euro 4, 5 e 6 sono di gran lunga le più numerose, al Sud la proporzione è inversa, con la presenza di molti veicoli Euro 0. Con riferimento ai motocicli, fino a 125 cc la percentuale di Euro 0 raggiunge quasi il 40% mentre tra quelli superiori a 750 cc c'è la più elevata percentuale di mezzi Euro 3 (40,59%).  
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