lunedì 27 aprile 2020
Le aperture in tema di spostamenti e il nodo della verificabilità delle autocertificazioni. Le norme per aziende automotive, taxi e riders
Automobilisti, cosa cambia dal 4 maggio (anche per le famiglie)
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Cosa cambia per la filiera dell’automotive e per gli automobilisti a partire dal 4 maggio con il Dpcm presentato ieri sera dal premier Conte? Non tutto è ancora chiaro, e il rischio di un pericoloso "liberi tutti" esiste. Il nodo è rappresentato anche per chi usa l'automobile dall'autorizzazione agli spostamenti, con la sua verificabilità da parte delle forze dell'ordine, che è diventata molto più difficile dopo l'introduzione delle due sostanziali novità annunciate.

Con il nuovo decreto, rimane l’obbligo dell’autocertificazione in caso di spostamenti. Ma oltre ai motivi già previsti (comprovate esigenze lavorative, situazione di grave necessità, urgenti ragioni di salute) sarà consentito spostarsi anche in auto per rientrare al proprio domicilio e, solo all'interno della propria regione, per visitare i parenti fino al sesto grado. In caso non si abbia con sè il modulo dell'autocertificazione durante un controllo, le autorità devono fornirla all’automobilista.

Per quanto riguarda le famiglie, l'articolo 1 del nuovo DPCM non specifica quante persone possono salire contemporaneamente in auto alla luce delle nuove disposizioni, quindi al momento sembra inevitabile considerare ancora valide le precisazioni fatte in precedenza dal Viminale quando venne sottolineata la necesità che nella vettura viaggiassero al massimo due persone per garantire il distanziamento necessario, a meno che non si tratti di persone conviventi nella stessa abitazione (circostanza che deve risultare dai documenti personali al momento di un eventuale controllo). Stesse discorso per quanto riguarda le moto (guidatore + passeggero, solo se convivente).

Chi viaggia deve tenere presente che rimangono chiusi “gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, posti nelle aree di servizio e rifornimento carburante, con esclusione di quelli situati lungo le autostrade, che possono vendere solo prodotti da asporto da consumarsi al di fuori dei locali”. Il premier Conte ha specificato che non saranno ammessi assembramenti fuori dai locali per consumare il cibo acquistato. Per chi utilizza veicoli aziendali, in ogni settore, e per le auto a noleggio l’azienda deve assicurare la pulizia giornaliera e la sanificazione anche interna.

LE NORME PER LE AZIENDE AUTOMOTIVE

Si allenta dunque lo stop ai movimenti individuali e ripartono le attività produttive del settore, alcune delle quali (come gli autoriparatori) hanno potuto continuare ad operare anche durante il periodo di lockdown più stretto. Confermata, dunque, la riapertura per le aziende che identificate con il codice Ateco 45: commercio all'ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli. Via libera anche alle aziende identificate dal codice 29 cioè fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi. Per tutti continua a rimanere in vigore l’obbligatorietà dell’uso delle mascherine, della distanza tra gli operatori, dell’igienizzazione delle vetture prima della (ri)consegna al pubblico. Qualora sia necessario lavorare a distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative, è comunque necessario l’uso delle mascherine.
Sono previste sanzioni con la sospensione temporanea delle attività per le aziende che non applicano le regole.

LE REGOLE PER GLI AUTOTRASPORTATORI E I RIDERS

Nel settore autotrasporto merci, se possibile, gli autisti devono rimanere a bordo dei propri mezzi e scendere dagli stessi per le consegne provvisti di guanti e mascherine. In ogni caso, il veicolo può accedere al luogo di carico/scarico anche se l’autista è sprovvisto di DPI, purché non scenda dal veicolo o mantenga la distanza di un metro dagli altri operatori. Le operazioni propedeutiche e conclusive del carico/scarico delle merci e la presa/consegna dei documenti devono avvenire in modo da evitare contatti diretti tra operatori ed autisti o nel rispetto della rigorosa distanza di un metro. Nel caso di consegne a domicilio, anche effettuate da riders, le merci possono essere consegnate senza contatto con il destinatario e senza la firma di avvenuta consegna. Ove ciò non sia possibile, sarà necessario l’utilizzo di mascherine e guanti.

TAXI E SERVIZI DI TRASPORTO NON DI LINEA

Per quanto riguarda taxi e Ncc, oltre alle cautele di carattere generale per tutti i servizi di trasporto pubblico, va evitato che il passeggero occupi il posto disponibile vicino al conducente. Sui sedili posteriori non potranno essere trasportati, distanziati il più possibile, più di due passeggeri qualora muniti di idonei dispositivi individuali di sicurezza. In mancanza di dispositivi potrà essere trasportato un solo passeggero. Nelle vetture omologate per il trasporto di sei o più passeggeri dovranno essere replicati modelli che non prevedano la presenza di più di due passeggeri per ogni fila di sedili, fermo restando l’uso di mascherine. E’ preferibile dotare le vetture di paratie divisorie. Il conducente dovrà indossare dispositivi di protezione individuali.

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