lunedì 14 novembre 2016
Frutto di un progetto condiviso e realizzato dall'Università di Bologna con il team Onda Solare: ha conquistato il Moroccan Solar Race Challenge alla velocità media di 100 km/h
Solare e tutta italiana: ecco Emilia III, l'auto che vince e non inquina
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Per la prima volta nella storia, un'automobile a energia solare tutta italiana arriva prima in una competizione internazionale. Emilia III, la monoposto sviluppata dall'Università di Bologna e dal team Onda Solare ha conquistato infatti il Moroccan Solar Race Challenge 2016 con i suoi 105 chlometri percorsi alla velocità media di 100km/h e quasi 120km/h di velocità massima. Un successo “made in Italy”, anzi “made in Emilia Romagna”, frutto della collaborazione di tecnici e professionisti del settore della mobilità alternativa e dell'energia pulita con l'Università di Bologna, la Scuola di Maranello con il corso prototipi coordinato dal professor Filippo Sala, un imprenditore innovativo che ha progettato e realizzato i motori ruota originali per Emilia III, e un lungo elenco di ditte piccole e grandi che hanno offerto materiali, componenti e tecnologie.

In 13 anni il team Onda Solare, gli ingegneri, gli studenti e docenti di istituti d'eccellenza, superiori ed universitari hanno progettato tre veicoli da competizione a energia pulita. Nel 2005, dopo due anni di ricerca, è stato realizzato il primo prototipo a pedalata assistita guidato da una squadra di sole donne, Emilia I, che ha partecipato al World Solar Cycling Challenge di 3.000 chilometri in Australia classificandosi al terzo posto. Questo risultato ha spinto il team a fare il salto in avanti e lavorare alla realizzazione di Emilia II, una macchina elettrica con il corpo in carbonio, le “ossa” in nomex (composto chimico resistente alle fiamma sviluppato negli anni '60 dal colosso chimico Usa DuPont) e i “nervi” in kevlar (fibra sintetica sviluppata da una ricercatrice della DuPont), una “pelle” di 6 metri quadri di celle fotovoltaiche ad alto
rendimento, in grado di percorrere 3.000 chilometri col solo aiuto del sole. Presentata alla Galleria Ferrari, è stata subito il fiore all'occhiello dell'eccellenza made in Italy e, nel 2011, ha partecipato al World Solar Challenge in Australia confrontandosi con 40 team provenienti da 22 nazioni.

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