venerdì 1 gennaio 2016
Per il presidente dell'Associazione delle Agenzie per il lavoro e presidente dell'Area mediterranea ed Europa orientale di Manpower Group (nella foto), tra i settori che nel 2016 faranno la parte del leone, in termini di assunzioni,  «ci sono essenzialmente il commercio, soprattutto nell'ambito della distribuzione, e il settore finanziario-bancario».
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"Nel mercato del lavoro, i segnali per il 2016 sono tendenzialmente promettenti. Abbiamo, infatti, rilevato un segno più che è un fattore abbastanza nuovo, rispetto agli ultimi cinque anni. Ciò supporta il fatto che, comunque, una ripresa sia in atto; una ripresa piuttosto fragile, certo, i cui segnali, però, mese dopo mese, sono evidenti". Lo dice Stefano Scabbio, presidente di Assolavoro e presidente areaMediterranea ed Europa orientale Manpower Group."Abbiamo migliorato - fa notare Scabbio - il tasso di disoccupazione complessivo e quello giovanile. Ci auguriamo che il 2016 sia un anno in cui fin dall'inizio si possa intravvedere un'accelerazione di questo ritmo di ripresa e, quindi, che si possa confermare anche per le previsioni del secondo trimestre".Una ripresa che, secondo Scabbio, è stata spinta anche dalle Agenzie per il lavoro. "Oggi - assicura - le Agenzie del lavoro hanno rilevato una crescita rilevante del numero dei lavoratori impiegati rispetto all'anno passato. La cosa particolare è la crescita del lavoro a tempoindeterminato che rappresenta una novità per il settore". Tra i settori che nel 2016 faranno la parte del leone, in termini di assunzioni, per il presidente di Assolavoro, "ci sono essenzialmente il commercio che dal quarto trimestre del 2015 comincia ad avere segnali positivi, soprattutto nell'ambito della distribuzione, e il settore finanziario-bancario"."Le motivazioni di fondo dell'andamento in controtendenza del commercio - osserva - sono la ripresa dei consumi che si sta evidenziando nel corso dei mesi, dovuta a un aumento dell'indice difiducia. Il settore bancario e finanziario sicuramente è in profonda trasformazione anche con il diffondersi della digitalizzazione e con il cambiamento del modello di fare banca. Lo stesso sta avvenendo nel mondo assicurativo"."Le Agenzie del lavoro - spiega - hanno sempre trattato esigenze di flessibilità e, quindi, contratti temporanei; oggi, invece, parliamo di contratti a tempo indeterminato che hanno superato il numero di 22mila a settembre di quest'anno e che sul totale dei contratti stipulati rappresentano oltre il 6%, registrando una crescita superiore al 47% rispetto all'anno scorso"."Numeri molto importanti - sottolinea il presidente di Assolavoro - facilitati ovviamente dall'approvazione del Jobs act, che ha privilegiato il contratto a tempo indeterminato; le Agenzieprofessionalmente sono sempre più in grado di esprimere una ricerca di selezione specializzata per qualunque tipo di esigenza e di settore. Inoltre, la maturità delle Agenzie si esplica nell'esercizio di quelle che vengono definite politiche attive e dello sviluppo del lavoratore, durante tutto il suo percorso di attività lavorativa e non soltanto in una fase di ingresso nel mercato del lavoro". "Accompagnare il lavoratore - sostiene Scabbio - durante il suo percorso lavorativo, aiutandolo a sviluppare le competenze necessarie che oggi cambiano con una rapidità incredibile, è un aspetto che le Agenzie oggi si sono prese in carico con grande attenzione e con grande professionalità essendo l'interlocutore privilegiato sul territorio, da una parte perché conoscono le esigenze delle imprese e dall'altra perché sono in grado di valutare le capacità e le competenze del candidato".
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