mercoledì 5 maggio 2021
Tra le figure professionali più ricercate: manager Ict, programmatori Plc, operai specializzati
Alessandro Ramazza, presidente di Assolavoro

Alessandro Ramazza, presidente di Assolavoro - Archivio

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Specialisti e project manager dell’Ict, progettisti meccanici ed elettromeccanici, responsabili vendite, specialisti in commercio elettronico e controllori finanziari sono tra le figure più ricercate tra le professioni ad alta qualifica. E poi specialisti on line, impiegati tecnici e del back office commerciale e logistico, addetti alle risorse umane, cuochi, figure tecniche elettromeccaniche e programmatori Plc. Nel settore manifatturiero si evidenzia la richiesta di manutentori elettromeccanici e automazione, montatori, assemblatori, finitori e operatori robot di saldatura. Richiesti anche operai qualificati per controllo qualità e conduzione magazzino. Sono queste alcune tra le 30 figure professionali più ricercate nel mondo del lavoro entro giugno 2021 distinte in tre diverse categorie. È quanto emerge da una rilevazione effettuata da Assolavoro Datalab, l’Osservatorio dell’Associazione nazionale delle Agenzie per il lavoro, su dati interni al settore e su fonti terze qualificate (Excelsior, Linkedin, Trovit, Indeed). I gruppi professionali di riferimento cui appartengono le 30 figure oggetto dell’indagine alimenteranno complessivamente circa 580mila richieste di profili, su un totale atteso di 680mila fabbisogni rilevati dal rapporto Excelsior di Unioncamere.

Nonostante la persistente condizione di crisi, si evidenziano, pertanto, alcuni segnali di ripresa e le opportunità di occupazione tramite Agenzie per il lavoro per lo stesso periodo (maggio-giugno 2021) sono complessivamente 130mila. Si tratta per lo più di contratti di lavoro a tempo determinato, con le tutele e la retribuzione tipica del lavoro dipendente, e occasioni doppie di reimpiego allo scadere del rapporto di lavoro. Il 60% dei lavoratori in somministrazione a tempo determinato entro 30 giorni dalla scadenza del contratto ha infatti una nuova occasione lavorativa, rispetto ai lavoratori con un contratto a termine non in somministrazione le cui possibilità sono del 30% (ricerca dell’Università Roma Tre, 2021). La somministrazione rappresenta, inoltre, la migliore porta di ingresso verso l’occupazione stabile: a 12 mesi di distanza dall’ingresso nel mercato del lavoro accedono a un’occupazione stabile il 18% dei somministrati, contro il 12% degli assunti per la prima volta con un contratto a termine alle dirette dipendenze dell’azienda (dati 2019).

Per candidarsi è possibile contattare le singole Agenzie per il lavoro. L’elenco delle principali Agenzie, accreditate presso l’apposito Albo del ministero del Lavoro, è disponibile dal sito di Assolavoro (www.assolavoro.eu - Agenzie associate).

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