martedì 22 novembre 2016
La somministrazione si conferma un settore in crescita. Entro la fine del 2016, i lavoratori che avranno trovato un’occupazione grazie alle Agenzie per il lavoro saranno almeno 675mila
Dal 1998 collocati 7,5 milioni di persone
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Dal 1998, primo anno di operatività del settore in Italia, a oggi le Agenzie per il lavoro (Apl) hanno consentito a sette milioni e 500mila persone di accedere a un lavoro dipendente, con parità di retribuzione, di tutele e di diritti rispetto al tipico contratto di lavoro.

Le stime per singolo anno sulle stabilizzazioni portano a un totale di circa due milioni gli occupati che dopo aver lavorato per un’Apl hanno sottoscritto un contratto a tempo indeterminato.

E la somministrazione di lavoro si conferma un settore in crescita anche secondo i dati più recenti. Entro la fine del 2016, secondo le stime effettuate da Assolavoro DataLab, i lavoratori che avranno trovato un’occupazione grazie alle Apl saranno almeno 675mila (a fronte dei 640mila del 2015)

Attraverso Forma.Temp le Apl formano circa 200mila persone in un anno, con percorsi fortemente finalizzati al lavoro e precisi obblighi di placement pari al 35%.

Grazie a E.Bi.Temp, l’Ente Bilaterale per il Lavoro Temporaneo di cui Assolavoro è socio fondatore, inoltre, ogni anno vengono finanziate prestazioni e servizi dedicati ai lavoratori in somministrazione (una tantum per la maternità e gli asili nido, piccoli prestiti a tasso nullo o fortemente agevolato, una tutela sanitaria integrativa, per esempio). Nove milioni 950mila le risorse destinate nel 2015, circa 90 milioni l’ammontare complessivo finanziato a partire dal 2003. Tutte le risorse per la formazione attraverso Forma.Temp e per il welfare garantito con E.Bi.Temp sono private.


«In questi anni le Agenzie per il lavoro si sono imposte come volàno per la competitività delle imprese e per l’ingresso e la ricollocazione dei lavoratori – commenta Stefano Scabbio, presidente di Assolavoro, l’Associazione nazionale delle Agenzie per il lavoro -. Più di sette milioni e mezzo di persone hanno avuto accesso a un’occupazione dipendente con parità di retribuzione e tutti i diritti a partire dal 1998. E le aziende nostre clienti, dal canto loro, hanno performance migliori in Italia e sui mercati internazionali, come confermano anche dati recenti della Banca d’Italia. Ora ci attendono sfide indifferibili ed eccezionali, tra le quali spiccano la messa a regime del sistema di alternanza scuola lavoro e l’assegno di ricollocazione. Le Agenzie sono pronte da tempo ad offrire il proprio contributo proattivo, forti di un sistema integrato di servizi per il lavoro che ha dimostrato sul campo la propria capacità di mettere in contatto al meglio domanda e offerta di lavoro e una formazione fortemente finalizzata al lavoro. A dieci anni dalla nascita di Assolavoro, dall’unificazione delle tre rappresentanze preesistenti e a quasi venti anni dall’introduzione delle Agenzie per il Lavoro nel nostro ordinamento è giunto il tempo di completare il processo di qualificazione del mercato del lavoro. Due i punti essenziali: eliminare le forme di distorsione del mercato, come il lavoro irregolare e le forme di caporalato, e lavorare in rete per favorire sempre più l’inclusione delle persone nel mondo del lavoro e la competitività delle imprese e del sistema Paese. La stretta sui voucher, la legge sul caporalato e i limiti alla cosiddetta somministrazione transnazionale vanno nella giusta direzione. Lo sforzo ora dovrà essere quello di evitare la moltiplicazione di procedure e burocrazia Regione per Regione e di dare corso a una regolamentazione che, attraverso la contrattazione cosiddetta di prossimità, trovi le migliori soluzioni in un quadro di regole chiare e semplificate».


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