sabato 11 gennaio 2014
Il percorso di formazione prevede un diploma di laurea. Dopo tre anni si consegue il titolo di mediatore linguistico,  mentre i successivi due anni  sono dedicati alla preparazione all'interpretariato.
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"La nostra categoria nutre molte aspettative e speranze con l'approvazione della legge 4 del 2013. Vorremmo avere una maggiore visibilità, per questo contiamo molto sul riconoscimento delle associazioni professionali". Lo dice Antonella Angelini Rota, membro del Consiglio direttivo Assointerpreti, Associazione nazionale degli interpreti di conferenza professionisti. "La nostra associazione - spiega - è importante innanzitutto per una categoria professionale, come la nostra, che non ha un albo. Rappresenta per noi una tutela, altrimenti chiunque può improvvisarsi interprete pur non avendo la formazione e la preparazione necessaria". "Gli iscritti ad Assointerpreti - continua - sono interpreti simultaneisti e consecutivisti. Accompagniamo le persone che hanno bisogno di una traduzione immediata nelle varie lingue oppure traduciamo nell'ambito di congressi nazionali e internazionali"."Attualmente - fa notare Antonella Angelini Rota - il percorso di formazione prevede un diploma di laurea, un tre più due. In pratica, dopo tre anni si consegue un diploma di mediatore linguistico acquisendo una preparazione di cultura generale, mentre nella specialistica più due si fa la preparazione all'interpretariato". "Il nostro settore - ammette - ha conosciuto la crisi, perchè in un momento particolare in cui si cerca di tagliare, l'interprete in certi contesti non viene considerato indispensabile. Si decide, quindi, di ricorrere a persone che sanno le lingue, ma che non hanno la formazione da interpreti vera e propria. Il risultato è che si hanno meno giornate di lavoro perché la nostra è una libera professione che appunto si basa sul numero di giornate di lavoro". "Tuttavia - precisa Angelini Rota - quella dell'interprete è una professione impegnativa e ben organizzata. Nell'interpretazione simultanea si prevedono due interpreti per cabina per un massimo di sette ore. L'onorario e il numero degli interpreti richiesti potranno variare in base al regime linguistico della riunione, all'orario di lavoro e all'argomento trattato". "La presenza di un solo interprete per cabina - ricorda - è possibile solo qualora la durata del servizio non sia superiore a un'ora. Nelle interpretazioni consecutive, in riunioni con due lingue di lavoro, si prevede un solo interprete per prestazioni di mezza giornata e due interpreti per un'intera giornata. Il numero degli interpreti aumenta in base al numero di lingue richieste".
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