venerdì 1 gennaio 2021
Collaborazione di tre anni per progetti congiunti e formazione. Previsto l’inserimento di oltre 2.400 persone
Nuove assunzioni con l'accordo Aspi-Politecnico di Milano

Nuove assunzioni con l'accordo Aspi-Politecnico di Milano - Archivio

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Tracciamento digitale dei flussi di traffico, monitoraggio delle opere in tempo reale, intelligenza artificiale nel campo della progettazione, soluzioni sostenibili, ricerca applicata alla mobilità elettrica: parte il piano di Aspi (Autostrade per l’Italia) con il Politecnico di Milano sulle autostrade del futuro. La collaborazione avrà una durata di tre anni e sarà focalizzata sulla formazione del personale e sull'ideazione e lo sviluppo dei progetti strategici della società, come la smart mobility e le smart road e l'estensione del ciclo di vita delle opere. Il Politecnico lavorerà a stretto contatto con le aziende del gruppo Aspi allo sviluppo dei progetti. L'accordo prevede anche progetti di alta formazione accademica per i lavoratori del gruppo Aspi e per gli studenti universitari, coinvolti sul campo nelle attività di sviluppo operativo delle attività strategiche dell'azienda. La società, nell'ambito del piano di assunzioni di oltre 2.400 nuove risorse entro il prossimo triennio, rivolgerà la selezione anche a laureandi del Politecnico di Milano.

«Grazie all'accordo con il Politecnico di Milano investiamo in formazione, sviluppo e ricerca per aumentare il patrimonio di conoscenza tecnica e ingegneristica a servizio del Paese e diventare un vero e proprio operatore della mobilità integrata - ha spiegato l'amministratore delegato di Autostrade per l'Italia Roberto Tomasi -. La collaborazione con le università è un elemento qualificante della nuova Autostrade per l'Italia e ci consente di elevare fortemente gli standard del nostro lavoro, su fronti fondamentali quali la manutenzione, il monitoraggio delle opere, la sicurezza e l'innovazione tecnologica».

«Parlare oggi di opere pubbliche in Italia è di fondamentale importanza. Dobbiamo salvaguardarne la sicurezza e garantirne la durata nel tempo, ma non solo. È nostro dovere progettare costruzioni e soluzioni tecnologiche che anticipino le esigenze e i bisogni di domani», commenta Ferruccio Resta, rettore del Politecnico di Milano.

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