venerdì 5 febbraio 2016
Bella Factory è l’innovativo sistema di audit e certificazione volontaria per le imprese manifatturiere. Intende valorizzare la cultura industriale italiana ispirandosi ai concetti di "buona produttività" e "bella fabbrica". Il 14 aprile un premio alle aziende virtuose.  
Arriva lo stabilimento a misura di uomo
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Bella Factory. Bella fabbrica. Il nome ben spiega l’obiettivo del primo sistema indipendente e super partes di audit e certificazione volontaria, ideato e sviluppato da Fondazione Ergo, che non solo ottimizza il sistema produttivo, ma ridisegna la visione aziendale ispirandosi ai concetti di 'buona produttività' e di 'bella fabbrica'. Un’innovativa filosofia di umanesimo industriale che coniuga il bello e l’utile, il buono e il funzionale, l’ergonomia e la competitività. L’attitudine storicamente italiana di porre al centro l’uomo viene così riscoperta e valorizzata per fabbricare il lavoro del futuro.Avvalendosi del bagaglio di esperienze internazionali maturate da Fondazione Ergo, in contatto diretto con le aziende manifatturiere più competitive al mondo, e del supporto di un importante comitato scientifico, Bella Factory contribuisce alla diffusione della cultura industriale mitteleuropea fondata sull’organizzazione scientifica del lavoro e sulla misurazione dei processi. Strumenti e riferimenti solitamente riservati ai grandi gruppi multinazionali sono ora messi a disposizione delle industrie italiane di medie dimensioni. Quattro importanti realtà come Fca Maserati, Denso Thermal-Systems, Fincantieri e Magneti Marelli hanno già scelto di aderire all’audit e sottoporsi al sistema di certificazione. Gli stabilimenti che risulteranno virtuosi riceveranno la certificazione Blu Factory, i migliori verranno premiati con il Bella Factory Award e presenteranno la loro esperienza nel corso di un evento in programma il prossimo 14 aprile.Intrecciando competitività aziendale e benessere dei lavoratori, Bella Factory contribuisce alla sostenibilità del business, favorendo e certificando il miglioramento continuo della produttività rispetto a livelli di organizzazione Best in Class, lo sviluppo dell’ergonomia attraverso il controllo dei rischi per i lavoratori, la diminuzione degli sprechi, ovvero dei costi industriali. Il sistema tiene conto di alcuni parametri chiave come ritmi di lavoro, fatica, pause, maggiorazioni, efficienza, sistemi incentivanti, malattie professionali, modelli organizzativi, progettazione dei sistemi di produzione. Le aziende aderenti potranno beneficiare di chiare indicazioni pratiche e concrete per intraprendere un percorso di miglioramento continuo dei costi industriali (roadmap) con obiettivi tipici di ottimizzazione nell’ordine del 25%-30%. Fondamentale, inoltre, il ruolo esercitato per favorire il dialogo tra azienda, sindacati e lavoratori: Bella Factory si pone in qualità di garante indipendente e neutrale tra le parti, che vigila sulla corretta applicazione dei modelli scientifici di organizzazione del lavoro e sulla stesura di contratti integrativi, partendo da dati oggettivi e terminologia condivisa. Tra gli obiettivi del programma, anche la diffusione e la corretta applicazione del D.Lgs 81/2008 in materia di salute e sicurezza dei lavoratori. "Guardiamo a un nuovo modello di fabbrica che sia non solo bella esteticamente e architettonicamente, ma che sia anche un posto sicuro, sano e coinvolgente, in cui si lavora bene, perché le risorse umane vengono messe al centro del processo produttivo. Vorremmo che questo concetto si diffondesse in tutta Italia, trasformandola in un Paese di Belle Fabbriche - spiega Gabriele Caragnano, direttore generale di Fondazione Ergo -. Con Bella Factory si vuole riportare la fabbrica al centro della politica economica e anche del sistema universitario, offendo una seria opportunità di crescita ai giovani laureati che ambiscano a sviluppare il proprio talento nel manifatturiero italiano". Per mantenere un filo diretto con gli imprenditori del 'buon lavoro' e del made in Italy, è nata anche la pubblicazione trimestrale Bella Factory Focus, una rivista di analisi ed approfondimento dell’industria manifatturiera nazionale che nasce dall’interno degli stabilimenti, sulla base di dati unici, perché rilevati direttamente sul campo, attraverso il contatto con manager, sindacati e operai e il campionamento di misure ingegneristiche di processo. Il primo numero è già disponibile on line sul sito www.fondazionergo.it"Siamo convinti che l’Italia non solo ce la possa fare, ma che possa diventare protagonista di un nuovo rinascimento industriale, in cui l’innovazione tecnologica ed organizzativa sarà il fattore chiave di successo - conclude Luigi Galante, presidente di Fondazione Ergo, vicepresidente manufacturing Fca Emea -. Qualcuno parla di Industria 4.0, altri di digital manufacturing o lean manufacturing. A noi piace il termine industria umana, in cui la persona è il motore sano del sistema e nella fabbrica può crescere apprendendo, contribuire alla creazione di valore e partecipare alla distribuzione di ricchezza così generata".
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