mercoledì 22 marzo 2017
Sottoscritto con i sindacati e Confcommercio Vicenza il primo accordo aziendale in Veneto che definisce la possibilità di donare parte delle ferie ai colleghi in difficoltà.
Arriva il primo accordo per donare ferie a colleghi in difficoltà
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Stanno diventando contagiose le ferie solidali. Già in tre aziende del solo Vicentino i lavoratori si sono offerti di sostenere i colleghi in difficoltà donando ore di vacanze e riposi. Era accaduto a Molvena, dove i dipendenti della Brenta Pem avevano donato parte delle loro ferie a Michela Lorenzin, mamma di una bimba di 6 anni affetta da petraparesi spastica. In seguito anche all’Unicom di Due Ville. Poi alla Marzotto di Valdagno, dove una nonna, ancora al lavoro, perde la figlia e deve accudire alla nipotina gravemente ammalata. E proprio alla Fondazione Marzotto, ieri è stato sottoscritto con i sindacati e Confcommercio Vicenza il primo accordo aziendale in Veneto che definisce la possibilità dei riposi e delle ferie solidali.

«L’accordo si distingue per essere non un’iniziativa tra un singolo lavoratore in difficoltà e l’azienda, ma il frutto di una contrattazione sindacale e potrà aprire la strada ad altri simili» hanno spiegato i promotori dell’intesa. I 330 dipendenti della Fondazione, distribuiti in dieci strutture socio-assistenziali traVeneto e Lombardia, potranno così donare ore di riposo e giornate di ferie ai colleghi che abbiano bisogno di assistere figli minori che necessitino di cure costanti, ma anche familiari malati o con disabi-lità, anziani non autosufficienti. Quaranta in un anno le ore massime di ferie o in 'conto recupero' che il singolo potrà mettere a disposizione. È il primo accordo del genere in assoluto in ambito socioassistenziale. «L’accordo nasce in piena continuità e coerenza con una consapevolezza precisa che fin dalle origini caratterizza l’agire della Fondazione, ossia quello del suo ruolo di interlocutore sociale nei diversi territori in cui opera », spiega Veronica Marzotto, presidente della Fondazione.

«L’intesa è la riprova che i Centri di servizio nel Veneto sono anche uno strumento di crescita civile, dove la solidarietà e la sussidiarietà non solo sono strumenti a servizio degli ospiti, ma possono essere un valore anche nei rapporti di lavoro», sottolinea Roberto Volpe, Ad della Fondazione e presidente dell’associazione Uripa, che rappresenta le oltre trecento strutture per anziani operanti in Veneto. Per Maurizia Rizzo, segretario Fisascat Cisl Veneto, viene in questo modo istituito un 'diritto solidale' e segna l’avvio di una cultura nuova di accoglienza e tutela dei diritti dei lavoratori e delle loro famiglie. Secondo Monica Manuli di Confcommercio Vicenza, è certamente un esempio importante di come il dialogo tra imprese, rappresentanze datoriali e sindacati possano dare ottimi frutti.

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