giovedì 3 maggio 2018
Non solo il 30% dei contratti rispetto al resto d'Italia, ma un supporto alla lotta alla dispersione scolastica con il sistema duale, l'esperienza di Cometa e la creazione di un liceo artigianale
Apprendistato, modello virtuoso in Lombardia
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A due anni dalla sua introduzione il modello di alternanza scuola-lavoro, cioè l’inserimento in azienda attraverso un contratto di apprendistato degli studenti tra i 15 e i 25 anni che devono conseguire un titolo di studio, si è dimostrato in Lombardia un efficace sistema di avvicinamento dei giovani alle imprese. Lo riporta Lombardia Speciale nel suo approfondimento settimanale su www.lombardiaspeciale.regione.lombardia.it. A dicembre 2017 dei 9.208 contratti di apprendistato di I livello firmati in Italia, 2.601 sono stati siglati in Lombardia che divide il podio delle regioni virtuose con la provincia autonoma di Bolzano (2.468 contratti) e il Veneto (910). A rilevarlo i dati di Forma – Associazione nazionale enti di formazione professionale.

Complessivamente dall’avvio della sperimentazione i contratti di apprendistato sono aumentati nel Paese del 37% per lo più concentrati nelle regioni del Nord, e nell’ultimo anno sono cresciuti del 21,3%. Va detto che alcune Regioni hanno appena attivato il programma e che quindi un vero e proprio confronto regionale si potrà fare quando il sistema sarà a pieno regime su tutto il territorio nazionale. Le realtà produttive che più hanno accolto gli studenti lombardi nell’apprendistato, secondo i dati di Regione Lombardia, sono imprese alberghiere e turistiche (24%), imprese artigiane di acconciatura (19%), imprese artigiane metalmeccaniche (13%) e terziario distribuzione e servizi (10%).

Il modello duale in Lombardia si è rivelato anche un supporto alla lotta alla dispersione o all’abbandono scolastico poiché lo sviluppo di un progetto tra scuola e impresa e l’aspetto pratico rappresenta uno stimolo anche per i ragazzi che tollerano meno bene lo studio in aula e sui libri. Inoltre per rafforzare il modello la Regione Lombardia ha introdotto l’obbligo di attivazione di un contratto di apprendistato almeno per il 5 per cento degli allievi delle terze e quarte classi dei percorsi di istruzione e formazione professionale. La Lombardia ha raggiunto una percentuale molto elevata di apprendisti che si colloca a pieno titolo nel panorama europeo accanto a Germania e Finlandia.


Se il sistema lombardo ha favorito la relazione tra la scuola e il mondo del lavoro, l’istituto Oliver Twist di Como in collaborazione con l’associazione Cometa propongono un modello di integrazione scuola e impresa unico e innovativo. Cometa ha portato il lavoro a scuola tramite il modello della scuola-impresa e ha portato la scuola in azienda tramite il modello dell’azienda formativa. Il sistema è incentrato sulla personalizzazione, è fortemente inclusivo perché ciascuno possa trovare il suo percorso di crescita umana e professionale, soprattutto attraverso un tutoraggio e accompagnamento educativo, secondo il principio che chiunque è educabile, con l’idea di portare tutti al successo formativo. Cometa Formazione ha accolto con favore il modello duale, perché secondo l’attuazione che ne ha dato Regione Lombardia, ha permesso di rafforzare l’esperienza che già era in atto e giudica positiva anche l’esperienza di recupero della dispersione scolastica programmata dalla Regione con le risorse del duale. All’interno delle proposte Cometa anche l’esperienza unica in Italia del liceo artigianale. «È un liceo scientifico delle scienze applicate – spiega il direttore generale Cometa Alessandro Mele - che vuole far rivivere la tradizione del nostro territorio che rappresenta una straordinaria ricchezza di cultura capace di creare bellezza dando forma alle piazze, alle città, alle macchine, ai vestiti e ai formaggi più desiderabili del mondo – prosegue Mele -. Il percorso prevede una consistente esperienza di laboratorio e di stage, nonché una didattica basata sul compito reale, per lo sviluppo di un apprendimento induttivo che dal fare arrivi al sapere. Gli studenti che dovessero appassionarsi durante il liceo alle competenze professionalizzanti potranno anche accedere alla qualifica professionale godendo così della possibilità di un doppio titolo di studio: maturità scientifica e qualifica professionale».




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