giovedì 2 settembre 2010

 

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Si è alzato il sipario dello Yerba Buena Center di San Francisco e tutto aveva la “rassicurante” normalità dei grandi annunci in stile Apple degli ultimi anni. C’era Steve Jobs con il classico maglioncino nero, divisa d’ordinanza delle sue apparizioni ufficiali in pubblico. E c’era la musica. Dopotutto l’iPod, il lettore musicale che ha rilanciato il mercato della musica digitale, è storicamente al centro della conferenza che l’azienda di Cupertino tiene ogni anno a settembre. Ma il classico rinnovo di fine estate ha portato, questa volta, qualche importante novità in più.«Non si tratta di un telefono», ha sottolineato sorridendo, poco dopo l’inizio della sua presentazione, il numero uno di Cupertino. Quasi a placare le aspettative di chi sperava in un’altra novità per il mercato degli smarthpone. Ma Jobs questa volta è andato oltre il lancio di un prodotto: ha preso uno dei suoi maggiori successi e ha deciso di vestirlo di nuovo. Con questi obiettivi Apple ha reinventato iTunes, il suo software per la gestione della musica, e lo ha trasformato in un social network.Si chiamerà Ping e, come lo ha definito lo stesso Jobs, sarà «un Facebook e un Twitter per la musica». Potrà essere scaricato gratuitamente dal sito di Apple, ma non partirà da zero: Ping può infatti già contare su un bacino di milioni di iscritti, dal momento che gli “account” del nuovo social network coincidono con quelli utilizzati per acquistare prodotti sull’«iTunes store», il negozio online di Apple che per l’occasione ha modificato anche la sua icona-simbolo. Un’opportunità rivolta ai 160 milioni di utenti iTunes in 23 Paesi del mondo, ma anche un’importante fonte di profitto per la stessa Apple, forte dei 12 milioni di brani disponibili sulla piattaforma, da cui sono stati scaricati finora 11,7 miliardi di canzoni, 100 milioni di film e 35 milioni di libri.Rimpicciolire, arricchire e alleggerire (prezzo a parte). Sembrano queste, comunque, le parole d’ordine che hanno guidato tutta la presentazione di Steve Jobs. Tutti prodotti più piccoli rispetto alle versioni precedenti ma con caratteristiche tecniche notevolmente potenziate. Rinnovata l’intera gamma dei suoi lettori musicali, con l’iPod Touch che diventa sempre più simile ad un iPhone. Manca solo la possibilità di utilizzare la rete cellulare per fare telefonate, tutto il resto è identico all’ultima versione del telefonino della Apple: stesso schermo ad altissima definizione, stesso processore, stesso sistema operativo, stesse telecamere, una sul retro, per funzioni di fotocamera digitale in grado di registrare video in alta definizione, e una sul davanti con funzione di webcam. Poi è stata la volta dell’aggiornamento dell’«iOs», il sistema operativo di Cupertino per iPhone, iPad, iPod Touch.Ma anche l’ultima sorpresa della serata non è stata da meno. Un «hobby», così l’ha definita Jobs riferendosi allo scarso successo del precedente modello lanciato nel 2006, ma ieri a Cupertino è tornata anche la Apple TV, il decoder grazie al quale è possibile vedere sul televisore di casa programmi Tv e film. A differenza della versione precedente sarà più piccola e funzionerà solo con lo streaming. Niente memoria interna, sarà possibile noleggiare film e serie Tv direttamente su Internet, collegarsi a YouTube, oltre che trasmettere via wifi il materiale contenuto nel proprio computer.
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